
La resistenza Azzurra sembra essere stata piegata: Luisa Taglieri oggi potrebbe ufficializzare la sua disponibilità a ricoprire la carica di assessora per Forza Italia, una capriola carpiata a distanza di meno di 48 ore arrivata dopo che i vertici del partito hanno irregimentato i ribelli. Quelli che l’altro ieri avevano proposto Gaetano Pagone come assessore e annunciato che gli scranni in consiglio non li avrebbero lasciati né la Taglieri, né D’Antuono.
E invece: “Forza Italia ha delle regole e chi fa l’assessore lo decide il partito – dice Nazario Pagano, coordinatore regionale degli Azzurri -. Abbiamo chiesto ai primi due della lista, gli eletti in consiglio, se davano la loro disponibilità a fare l’assessore. Hanno la priorità, ma non il possesso: se rinunciano, si scala. Perché loro stanno lì grazie anche ai voti degli altri candidati. Le regole sono queste e chi non le rispetta sta fuori dal partito”.
Una pietra tombale sulle velleità di controllare la rappresentanza di Forza Italia che, in un modo o nell’altro, spetterà in parte anche alla corrente della consigliera regionale Antonietta La Porta: sua nipote Federica, infatti, dovrebbe entrare in consiglio come prima dei non eletti grazie proprio all’arruolamento nell’esecutivo della Taglieri, in alternativa sarà lei ad essere indicata da Forza Italia come assessora.
Comunque donne azzurre nell’esecutivo, il che semplifica la scelta dei civici che, al contrario, avrebbero dovuto garantire loro l’altra rappresentanza di genere. Figura che Fratelli d’Italia ha già pronta nella persona di Emanuela Cosentino, prima dei non eletti tra i meloniani. A farle compagnia nell’esecutivo per Fratelli d’Italia dovrebbe essere il coordinatore territoriale Mauro Tirabassi, cugino del sindaco Luca, che, verosimilmente, andrà a fare anche il vicesindaco per un ticket in famiglia Tirabassi-Tirabassi. Il coordinatore deve comunque sciogliere definitivamente la riserva e nel caso dovesse decidere di evitare il ruolo nell’esecutivo, al suo posto dovrebbe andare Ernesto Zuffada che, in questo modo, farebbe posto in consiglio a Marco Di Gregorio.
Infine le caselle dei civici: il superassessore dei gerosolimiani sarà probabilmente Alessandro Pantaleo, responsabile di lista di Sulmona al Centro. Ex consigliere comunale, ex direttore della Asp, attuale consigliere d’amministrazione della Saca (ruolo per il quale si intravede una incompatibilità), Pantaleo era tra i nomi ipotizzati per la candidatura a sindaco. Lui e Mauro Tirabassi, anche lui con lunga esperienza, saranno un po’ i plenipotenziari dell’esecutivo.
L’ultimo nome della giunta spetta infine a Noi Moderati, potrebbe essere il primo dei non eletti Angelo D’Agostino, ex funzionario comunale ed ex assessore della giunta Casini. La sua, tuttavia, è una poltrona tutt’altro che assicurata. Molto dipenderà, infatti, dalle singole deleghe che ogni gruppo avrà e per quello si annuncia un’altra battaglia in trincea.
Sabato, comunque vada, si dovrà suonare la carica.
“Abbiamo chiesto ai primi due della lista, gli eletti in consiglio, se davano la loro disponibilità a fare l’assessore. Hanno la priorità, ma non il possesso: se rinunciano, si scala.” (ndr)
A CHI TOCCA TOCCA ?
Se è così e se i nomi dei papabili sono quelli indicati, allora per il Sindaco la strada si fa già in salita.
Un vero ESECUTIVO, deve essere composto da ASSESSORI non da “assessori”.
Sabato, comunque vada, si capirà quanto può durare la GIUNTA nominata.
Consigliabile, in alcuni casi, bere un bel bicchiere di Cynar,
l’amaro al gusto di carciofo…
E mo’?