I “capricci” della maggioranza, il Pd chiede l’apertura formale della crisi

La posizione è la stessa, i toni molto più duri: il Pd di Sulmona mette nero su bianco il suo dissenso sulla situazione politica che si è venuta a creare a palazzo San Francesco e affonda la lama, senza nominarla, sulla sua ex presidente di circolo, Teresa Nannarone, non risparmiando il sindaco Di Piero che “ha rinunciato al suo assessore per compiacere, probabilmente, i capricci di chi, ostentando un presunto impegno nell’interesse della Città, in realtà ‘lavora’ per raggiungere solo vantaggi personali”.

La frattura è profonda e i Dem invitano il primo cittadino ad aprire formalmente la crisi dopo le dimissioni “garbate” di Rosanna Tuteri: “Se il Sindaco ha deciso di azzerare la Giunta, atto politico di straordinaria rilevanza, non può che aprire formalmente la crisi di governo per illustrare alla città e alle rappresentanze consiliari non solo le motivazioni del significativo ridimensionamento della maggioranza in consiglio comunale – scrive il Pd -, ma soprattutto le ragioni politiche e amministrative che lo hanno indotto a predeterminare una così drastica decisione che investe la vita stessa dell’Istituzione cittadina. Ed è solo sulla base delle risultanze di tale rigorosa e probabilmente proficua verifica politica programmatica e sulle modalità con le quali si intenderà portare avanti la realizzazione di alcuni importanti punti del programma di mandato che sarà possibile cercare di ridare slancio e vigore all’attuale maggioranza di governo, che potrà godere della forza della sua unità e coesione se riuscirà ad evitare di inciampare in comportamenti e pensieri che nascondono pregiudizi e rancorosi personalismi sui quali non sarà mai possibile condividere un comune percorso di impegno politico – amministrativo”.

Modi e motivi dell’azzeramento della giunta, annunciato dal sindaco, “poco o nulla hanno a che vedere con la politica – continua la nota – e molto, invece, con quelle illusorie furbizie, per non dire ‘giochetti’, che una forza politica, organizzata e responsabile qual è il Pd, non può e non vuole assolutamente assecondare”.

Un comunicato, quello del Pd, che inasprisce la crisi, anzi ne chiede l’apertura formale, e che allontana sempre più una possibile sua soluzione. Con il bilancio di previsione alle porte e, domani, l’approvazione del Dup in consiglio.

2 Commenti su "I “capricci” della maggioranza, il Pd chiede l’apertura formale della crisi"

  1. Il circo tolga le tende | 8 Giugno 2023 at 21:09 | Rispondi

    Più che di una bramosa mantide, sembrerebbe trattarsi di una fastidiosa cavalletta.
    L’otto a otto e l’unica questione da prendere in esame.
    Nessuno, da dentro il Palazzo  si sforzi oltre per cercare di spiegare alla lavagna.
    Il sindaco deve mantenere l’otto a otto, certo com’è che nessuno ripassa e nessuno attraversa i banchi. PUNTO.
    L’unica soluzione, sembrerebbe dare alla prima o ottava di otto, un foglio in bianco cosicché possa addirittura scrivere direttamente i cinque nomi graditi come “nuovi assessori”, poiché i vecchi devono essere ritenuti bruciati per definizione.
    Ma, e si presti attenzione, l’alternativa esiste.
    Quell’otto a otto farà sempre temere  il rischio del quarantotto e intanto il sindaco prende tempo per se…
    Dunque, fermare il carro a cura del PD, sì, dopo il bilancio, ma fermarlo, è l’unica mossa per evitare lo stallo prolungato della legislatura.
    Il PD, ed è parere diffuso di chi ne mastica, in città non ne avrebbe di ripercussioni, preparandosi con tempo al prossimo turno.
    D’altronde, non facendolo, sarà tra i soggiogati a ricasco della di lei mezza luna….
    Nel gioco degli scacchi, dopo attenta riflessione, si compie la mossa giusta

  2. Di Benedetto dimentica che prima dell’apertura della “crisi (di nervi)” si attende il voto “favorevole” sul BILANCIO in consiglio comunale dopodiché potrà dare sfogo a tutte le sue rabbie trattenute insieme ai suoi colleghi di Partito per mettere fine alle lotte intestine!!!!

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