I “cavettari” della quarantena. Mascherine obbligatorie a Sulmona

Sono quasi trecento in teoria, e solo in teoria, le persone in quarantena in Valle Peligna: persone cioè che hanno avuto contatti diretti con almeno uno dei quaranta positivi attualmente accertati e che, per questo, dovrebbero restare a casa fino alla prova del tampone. Così, però, non è, non sempre almeno. Le segnalazioni che arrivano a sindaci e Asl sono infatti numerose: gente che dovrebbe stare chiusa in casa e che invece se ne va in giro, a passeggio, a fare la spesa, incontrando anche altre persone. Un fenomeno che a quanto pare non si limita ai soli casi sospetti, ma anche ad alcuni positivi accertati che sarebbero stati visti per strada, così hanno denunciato alla Asl, nonostante conoscano l’esito positivo del loro tampone.

(ph. Umberto D’Eramo)


A non rispettare le limitazioni sarebbero in particolare i giovani che da questa seconda ondata di Covid sono stati travolti: ragazzi spesso asintomatici (e, si spera, anche non contagiati) che di scontare una settimana e più dentro quattro mura in attesa della conclusione del processo di tracciamento e controllo (tra quando cioè vengono individuati come potenziali persone a rischio a quando arriva l’esito del tampone), proprio non ci vogliono stare.
Non stupisce, quindi, che a questo fenomeno si affianchi anche quello dei cosiddetti “no trac” come denunciato da un positivo a questa testata ieri, quelli cioè che tentano proprio di non rientrare nelle liste dei contatti dei positivi (altro che app Immuni).


In questo contesto, dove scienza e coscienza non sembrano essere un imperativo, ieri la sindaca di Sulmona, Annamaria Casini, ha emesso un’ordinanza con la quale impone uso della mascherina H24 in determinate zone della città: lungo tutto corso Ovidio, cioè, alla villa comunale e nelle piazze che affacciano sul corso (Garibaldi, XX settembre, Tresca e Carmine). Nella stessa ordinanza, valida fino al 13 settembre, si raccomanda e rafforza un pensiero già espresso dalla Casini su Facebook: evitare le feste private, evitare di andare in ferie all’estero e se proprio necessario mettersi in quarantena, e ancora evitare, per gli anziani e gli immunodepressi, di uscire di casa se non strettamente necessario. Allo stesso tempo, però, il cartellone estivo, come da più parti richiesto, non è stato sospeso: concerti, teatro, cinema e visite guidate, animeranno infatti la città fino a settembre inoltrato.
La Casini è tornata a chiedere inoltre alla Regione e alla Asl di potenziare il servizio di prevenzione: con più organico, ma anche con un macchinario per processare direttamente i tamponi. Solo ieri tra servizio territoriale e Usca, ne sono stati somministrati un centinaio: tra oggi e domani dovrebbero arrivare gli esiti e probabilmente si potrà avere un quadro più chiaro dell’estensione dei contagi sul territorio.

8 Commenti su "I “cavettari” della quarantena. Mascherine obbligatorie a Sulmona"

  1. Sti pdm .

  2. In viale Matteotti si è immuni? O per caso saranno installate delle barriere in plexiglass? Poi, evitare di fare feste private mentre quelle pubbliche sì. Che senso ha questo se nei comuni limitrofi comunque si festeggiano battesimi, matrimoni, compleanni, serenate

  3. I cosiddetti cavettari vanno denunciati,ma la sindaca andrebbe ridimensionata…anzi avrebbe dovuto dimettersi anni orsono

  4. Non sarebbe il caso di far pagare di tasca propria tutte le spese sanitarie ai trasgressori?

  5. Spero che l’idea di far pagare le spese sanitarie ai trasgressori sia solo una semplice provocazione, altrimenti siamo proprio alla frutta (per quanto condivisibile data la situazione di preoccupazione ed insofferenza). Il prossimo passo quale sarebbe? La modifica del servizio sanitario nazionale.

    Il S.S.N. è universale e gratuito per tutti i cittadini (del resto noi tutti paghiamo le tasse).

    E NON COMPORTIAMOCI COME NEL MEDIOEVO, NON MI RISULTA CHE IN ALTRE ZONE ITALIANE SIA PARTITA LA CACCIA AI SOSPETTI INFETTI.

  6. Gente che va girando invece di stare a casa…. Cinema all aperto all’annunziata, feste il giovedì e venerdì sera in centro fino a fine settembre!!!
    Da irresponsabili… Sindaca non eri quella della zona rossa per il s. RAFFAELE?? Ora proponi feste pubbliche!? Il prefetto è in vacanza?

    • globalizzazione | 25 Agosto 2020 at 17:02 | Rispondi

      bisogna ripensare il territorio. Inutile reprimere solo a sulmona se poi basta uscire dai confini comunali per vedere feste private di locali (pubblicate su fb) di gente ammassata senza mascherine, eventi che inesorabilmente portano a creare assembramenti.

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