I misteri sott’acqua. La Centro nuoto minaccia querele: “Accuse infondate”

Rischia nuovamente di finire sui banchi del tribunale la diatriba tra l’ex e il nuovo gestore (o meglio prossimo) della piscina comunale di Sulmona. Non più, però, su quelli dei giudici amministrativi, ma penali. La Centro nuoto Sulmona ha infatti chiesto formalmente alla Roma Nuoto, minacciando di adire le vie legali, di smentire entro tre giorni alcune dichiarazioni apparse su un organo di stampa locale, nelle quali i romani avrebbero accusato l’ex gestore di “connivenze” e di una serie di manchevolezze nella gestione dell’impianto.
Accuse del tutto infondate, spiega la presidente della Centro nuoto Verdiana Natali: “L’agibilità dell’impianto è stata regolarmente rilasciata fin dal 1995, così come l’autorizzazione nel 2017 alla realizzazione del chiosco bar esterno. Nel febbraio 2019 abbiamo aperto la Scia per l’antincendio – commenta la Natali – e a gennaio dello stesso anno il responsabile del procedimento del Comune inviava certificazioni di conformità alla centrale termica per l’adeguamento, lavori regolarmente eseguiti”.
A questo punto non si capisce che fine abbia fatto questa documentazione, perché non fosse negli archivi del Comune e, soprattutto, perché lo stesso Comune abbia speso oltre 100mila euro per mettere a norma un impianto che già lo era.
La Centro nuoto definisce le accuse mosse dai colleghi romani “gratuite e infondate, prive di qualsivoglia elemento probatorio a sostegno delle stesse”. E allo stesso tempo si augura che il nuovo gestore riassorba al più presto il personale lasciato a casa, come promesso e come da bando.

2 Commenti su "I misteri sott’acqua. La Centro nuoto minaccia querele: “Accuse infondate”"

  1. scommetto che l’organo di stampa è lo stesso che millanta pozioni magiche a base d’aglio per guarire dal Covid…

  2. Comunque la piscina è chiusa…. Altro capolavoro!
    Lì non le vanno a fare le foto da mettere su Facebook?

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