I profughi sulle rive del lago, ma c’è il no alle case popolari

Scanno ospita la prima famiglia giunta dai paesi martoriati dalla guerra. Sono due adulti e tre bambini, provenienti da Mallin. Hanno raggiunto l’Italia in aereo per poi arrivare a Scanno, ospitati da un privato.  Il centro lacustre è in movimento per questa gara di solidarietà. Sabato pomeriggio si è svolta una riunione nella sede delle Acli in viale del Lago, promossa dal Presidente del Circolo Scanno-Villalago.  Presente anche il sindaco, Giovanni Mastrogiovanni e altri amministratori.  Si è fatto il punto sulla situazione alloggi destinati ai profughi. Un appartamento  è divenuto agibile. E’ stato chiesto al Sindaco quando si poteva mettere a disposizione l’appartamento per  9 persone. Il primo cittadino si è impegnato ad approvare, essendo l’abitazione di proprietà del Comune di Scanno, con una delibera, una convenzione con le Acli, per affidarne a tempo determinato la gestione. Poi è stato chiesto di verificare due questioni importanti, quali l’utilizzo dei buoni pasti concessi al Comune per via del Covid e verificare presso la Prefettura de L’Aquila se sia possibile poter riaprire i termini per ricercare una struttura alberghiera dove poter alloggiare temporaneamente i profughi che vengono a Scanno. E’ stato registrato invece uno stop per l’utilizzo delle case popolari disabitate, in quanto si starebbe lavorando a una graduatoria per la loro assegnazione. Poi è stata esaminata la possibilità di rendere funzionali gli appartamenti dell’asilo sito alla Codacchiola. E intanto si cominciano a registrare i primi versamenti al conto corrente aperto presso la BCC di Scanno dalle Acli. Contributi che saranno utilizzati e rendicontati esclusivamente per far fronte alle spese che si stanno affrontando. Per quanti volessero partecipare riportiamo nuovamente l’Iban. IBAN IT60 E 083 2740 7800 0000 0005771 Banca di Credito Cooperativo di Roma.

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