
Il Comune di Sulmona resterà senza dirigente della terza ripartizione almeno fino a fine anno. Il sospetto c’era, dato l’immobilismo della giunta dopo (e prima) la partenza di Franco Raulli che da palazzo San Francesco ha fatto le valige (annunciate) il 15 luglio scorso per andare in comando all’Ersi. Ora, però, c’è l’ufficialità: l’amministrazione Tirabassi ha infatti pubblicato ieri il conferimento ad interim della terza ripartizione, ovvero la divisione dei compiti tra i dirigenti in servizio, di quelle che erano le competenze di Raulli.
Incarico affidato inizialmente sulle sole spalle di Maurizia Di Massa che, oltretutto, ha dovuto coprire anche la vacatio della segreteria generale per oltre un mese fino all’insediamento della nuova segretaria Franca Colella avvenuto qualche giorno fa.
Nel decreto di nomina è indicato come periodo di affidamento da oggi fino al 31 dicembre prossimo, ma che sia questa davvero la data di scadenza dell’interim è tutto da vedere e, a dirla tutta, anche molto poco probabile.
La divisione dei compiti costringerà alcuni dirigenti a reinventarsi completamente, con tutto quello che questo, dal punto di vista operativo, comporterà, soprattutto in settori dove sono richieste alte competenze tecniche.
In sostanza i diversi settori che gestiva Raulli, sono stati spacchettati e assegnati a tre figure apicali.
Alla dirigente del primo settore (Cultura e Sociale), Maurizia Di Massa, vanno (o meglio restano) le Attività Produttive. Il fardello più pesante se lo carica invece la dirigente del secondo settore (Finanze e Bilancio) Filomena Sorrentino che dovrà dirigere anche i Lavori Pubblici, l’Ambiente ed Energia e la Ricostruzione. Infine del servizio Urbanistica e Edilizia, se ne occuperà la nuova segretaria Franca Colella, già assunta a mezzo servizio a scavalco con la Provincia. Dalla “spartizione” resta fuori il dirigente del quarto settore Domenico Giannetta che, d’altronde, essendo anche comandante della polizia municipale, avrebbe diverse incompatibilità perché assegnato al controllo delle pratiche (quelle edilizie ad esempio).
“Purtroppo dobbiamo fare i conti con le risorse a disposizione – spiega l’assessore al Personale, Mauro Tirabassi – perché Raulli è andato all’Ersi in comando e quindi non ha liberato di fatto una posizione per la quale possiamo indire un concorso. Potremmo ricorrere alla procedura del 110, ovvero un incarico a tempo, oppure allo scavalco. Ma saranno decisioni che prenderemo più in là, quando avremo anche più chiara la capienza del bilancio di previsione 2026”.
Sul tavolo, nei settori di competenza della terza ripartizione, ci sono questioni importanti e pesanti: dai lavori pubblici pressoché immobilizzati da mesi, alla questione dell’inceneritore, dalla variazione urbanistica necessaria per il fantomatico (finora) progetto dello stadio, agli aggregati della ricostruzioni, su cui Sulmona “vanta” un ineguagliabile ritardo.
già si andava a rilento (per non dire altro) …ora stiamo “freschi”
… “ settori dove sono richieste alte competenze tecniche “… ma veramente?
Di quali alte competenze stiamo parlando?
Alte competenze, come No, per questo non si riescono a riparare le strade dalle buche o dai san pietrini divelti, quando basterebbero poche ore di lavoro non di un muratore bravo, ma di una mezza cucchiara. Alte competenze e poi si assiste a obbrobri edilizi difficilmente spiegabili.
La verità è un’altra, è semplicemente un’altra, che nonostante tutte le prebende mensili e i premi ( cospicui) di risultato… di risultati se ne vedono sempre ben pochi per mancanza di “ competenze decisionali “ e un minimo di onestà intellettuale… e soprattutto di coraggio a cummannà.
Il tanto criticato Raulli fatto andare via in comando e adesso un ufficio tecnico smembrato a pezzi senza dirigenti tecnici e senza un minimo straccio di guida e programmazione.
Anche questa è responsabilità politica
Quello che non esiste più in questa città, ormai da tempo, è il minuto mantenimento.
Sembra passata un’era geologica da quando si vedevano gli addetti al relativo servizio intervenire con celerità per es. nel ripristinare i sampietrini divelti in centro storico o nel riempire tempestivamente le buche stradali con l’asfalto a freddo.
Non si capisce se sia da ricondurre alla mancanza di personale o se nel frattempo siano intervenute nuove modalità tecnico amministrative per l’affidamento dei lavori, quelli di minore entità compresi.
Sta di fatto che per vedere risolte anche limitate problematiche i tempi di attesa restano biblici con buona pace della sicurezza dei cittadini e dell’immagine della città.
Spero che questa “manovrina” sia stata studiata bene…non vorrei che fra qualche anno ci saranno ricorsi da parte dei dirigenti per “superlavoro”