Il Consiglio di Stato dà il via libera al liceo classico, ma i lavori sono ancora lontani

La storia giudiziaria del liceo classico Ovidio, ovvero della ristrutturazione della sede di piazza XX settembre, può dirsi conclusa: oggi il Consiglio di Stato ha infatti definitivamente dato il via libera all’appalto integrato che aveva provocato il ricorso dell’Ordine degli architetti e degli ingeneri della provincia dell’Aquila e che già il Tar aveva respinto in primo grado.

I giudici amministrativi, di fatto, hanno confermato l’interpretazione data dai loro colleghi di primo grado, ritenendo legittimo il ricorso che il Comune ha fatto all’appalto integrato, come legittime sono per i magistrati le parcelle destinate ai professionisti e la categoria dell’intervento (non classificabile, insomma, come restauro di edificio storico).

Il via libera del Consiglio di Stato, però, certo non apre le porte della scuola, chiusa ormai da quasi tredici anni e ridotta all’abbandono con infiltrazioni di acqua, guano di piccioni ovunque e, di fatto, impianti tutti da rifare.

Questi ultimi elementi non sono di poco conto, perché non solo sono destinati a ritardare l’intervento, ma richiederanno anche fondi aggiuntivi per oltre 100mila euro che attualmente non ci sono.

L’adeguamento sismico, quello, invece, ha il via libera dei giudici, ma attende ancora quello della burocrazia: il progetto è stato depositato al Genio civile a gennaio e verosimilmente per avere una risposta ci vorranno ancora cinque, sei mesi (in base alle esperienze pregresse). Dopo di che lo stesso progetto dovrà passare il vaglio della Soprintendenza (che l’ultima volta sollevò oltre sessanta prescrizioni).

Prima che la ditta apra il cantiere, però, sarà necessario pulire e svuotare l’edificio, con il problema degli archivi che conservano dati sensibili e soprattutto quello della biblioteca i cui testi vanno catalogati e messi al sicuro. Incombenze, queste, che spettano alla Provincia, non proprio celere finora sulle scuole sulmonesi.

C’è poi lo scoglio del completamento dei lavori, ovvero della consegna alla città di una scuola e non solo di un edificio sicuro: mancano i fondi per rifare gli impianti elettrici, a dir poco vetusti, l’adeguamento dell’impianto antincendio, la verifica sull’impianto termico (chiuso da dodici anni), la sostituzione dei sanitari nei bagni dove ci sono ancora le turche.

Ad incrociare le dita non si tornerà tra i banchi di piazza XX settembre prima dell’anno scolastico 2023/2024.

4 Commenti su "Il Consiglio di Stato dà il via libera al liceo classico, ma i lavori sono ancora lontani"

  1. maurizio proietti | 9 Febbraio 2022 at 21:33 | Rispondi

    Alla Provincia è tutto pronto, la dirigente Architetto Cattivera ha già predisposto il trasferimento dei libri della biblioteca, è stato individuato il locale per ricoverare i libri, è stata predisposta la pulizia delle deiezioni dei volatili; ma stiamo aspettando la richiesta da parte dell’assessorato competente in cui si chiedono i fondi necessari per il completamento dei lavori riguardanti l’impiantistica (impianti elettrici, sanitari…) stimati intorno agli 800.000 euro (già individuati). Appena questo documento sarà in possesso della dirigente si partirà.
    Maurizio Proietti

    • maurizio proietti | 9 Febbraio 2022 at 21:41 | Rispondi

      Per ulteriore precisazione, tutto quanto su esposto è riportato nei verbali di riunione congiunta tra funzionari del Comune di Sulmona e della Provincia del 21 dicembre 2021 e del 20 gennaio 2022

  2. Grande Doc!
    Ora il rientro in toto di Geometri e Ragioneria !

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