Il Consiglio regionale approva la doppia preferenza di genere

L’Abruzzo adegua la sua legge elettorale agli indirizzi nazionali con la doppia preferenza di genere, ovvero la possibilità di esprimere durante le elezioni regionali fino a due preferenze per i consiglieri, a patto che siano un uomo e una donna. Una soluzione tecnica che permette alle donne, in minima parte, di essere più rappresentate nelle assemblee elettive. Diciamo in minima parte perché ovviamente questo non risolve i problemi legati alle discriminazioni di genere che restano tutte in piedi nella società.

Questa decisione infatti, viene presa in un momento storico importante in cui, dal caso Weinstein in poi, nel mondo le donne hanno iniziato a rivendicare in maniera più organizzata e decisa i loro diritti, pensiamo ad esempio al movimento Me Too statunitense o a quello nato in Argentina Ni una menos, poi diffusosi a livello globale, arrivando anche in Italia con il nome Non una di meno. Gli scandali legati ad abusi e molestie degli uomini vengono denunciati quotidianamente, mettendo a nudo anche gli uomini di potere con accuse pesantissime come nel caso dell’attore statunitense Kevin Spacey o del regista italiano Fausto Brizzi, fino ad arrivare al fotografo francese Jean-Claude Arnault che ha provocato addirittura l’annullamento dell’assegnazione del Premio Nobel per la letteratura per il 2018.

Questo è un po’ il clima generale in cui su proposta di Marinella Sclocco, Lucrezio Paolini, Giuseppe Di Pangrazio e Mauro Febbo, oggi il Consiglio regionale ha approvato all’unanimità la doppia preferenza di genere. La stessa assise che il 29 dicembre del 2015 vide il pietoso teatrino messo in piedi dal presidente Luciano D’Alfonso che durante l’approvazione del bilancio, scaccio in malo modo dal suo scranno la consigliera di opposizione Sara Marcozzi che lo stava occupando per protesta. Ecco forse anche da queste piccole cose sarebbe dovuta iniziare la lotta alle differenze di genere, da chi in quella occasione poteva essere garbato ed ha mostrato tutta la sua arroganza.

Ad ogni modo il plauso dei consiglieri è unanime dall’assessore alla Sanità Silvio Paolucci che parla di “ruolo delle donne nelle istituzioni rafforzato”, all’assessora alle Politiche Sociali Sclocco che dichiara “mi sembra quasi un sogno”, ai consiglieri di Forza Italia Febbo e Sospiri che parlano di “possibilità di accrescere l’elezione delle donne nelle istituzioni regionali”, al vice presidente del Consiglio Paolini che dichiara “consentita maggiore rappresentanza delle donne in Consiglio”, al consigliere di Sinistra Italiana Leandro Bracco che ritiene la modifica della legge elettorale “motivo di orgoglio del Consiglio Regionale”, al consigliere Donato Di Matteo che dice “la votazione segnerà un cambio di passo solo se a questa seguirà un cambio di mentalità”.

Ad ogni modo se quanto dicono questi consiglieri si trasformerà in realtà, lo scopriremo fra meno di un anno, con le prossime elezioni regionali.

S.M.

Commenta per primo! "Il Consiglio regionale approva la doppia preferenza di genere"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*