Il Covid non ferma la Camerata: al via la stagione in “mascherina”

Non ci saranno abbonamenti ma solo singoli biglietti, perché gli abbonati sono più di trecento di solito e i posti al teatro Caniglia al massimo duecento, come da Dpcm. Posti a sedere prenotabili solo all’ufficio turistico, perché online c’è il problema del distanziamento derogato solo per i congiunti. E poi ancora una programmazione a breve termine: tre concerti da qui a dicembre e i due concerti del primo dell’anno. Poi si vedrà.
La Camerata musicale sulmonese non rinuncia però alla sua stagione, seppur in versione ridotta e provvisoria, sperando in tempi migliori.
Si inizia il primo novembre con il concerto dei Gomalan Brass, quintetto di ottoni tra i più interessanti nel panorama internazionale. Al teatro si torna quindi il 22 novembre con la Camerata (anche perché il 15 dovrebbe essere ripetuta la finale del Caniglia) con i The Mass Gang, performer della musica che spaziano dal classico al rock. il 6 dicembre sarà la volta del Roma Tre quintetto, espressione dell’Orchestra omonima, la prima orchestra universitaria nata a Roma.


Quindi il concerto, anzi i concerti (perché saranno replicati la mattina e il pomeriggio del primo gennaio) di Capodanno con l’Orchestra sinfonica della Radio di Kiev, evento organizzato in collaborazione con la Dmc. Un appuntamento tradizionale che romperà certo gli schemi quest’anno, con una ridotta presenza di pubblico (salvo nuovi Dpcm), gli archi con mascherina e i fiati a distanza di due metri.
La bandiera della Camerata, insomma, resta issata, nonostante le difficoltà dovute al Covid che hanno portato l’8 marzo scorso ad annullare il concerto di Uto Ughi per il quale erano stati venduti già cinquecento biglietti. Chi ha usufruito del rimborso con voucher potrà utilizzarli per i prossimi concerti.

Certo il 2020 sarà, per forza di cose, ben lontano dai risultati ottenuti lo scorso anno, quando la Camerata ha contato quasi 15mila biglietti staccati: una partecipazione che ha fatto confermare anche per quest’anno il sostegno del Fus (fondo unico dello spettacolo) che con 60mila euro resta il principale finanziatore dell’associazione.
Molto la Camerata si aspetta però anche dai sulmonesi: con la possibilità per le aziende di recuperare il 75% del credito d’imposta sui contributi dati e soprattutto con il 5×1000 che quest’anno ha fruttato circa 18mila euro alla Camerata, sul totale dei 105mila euro donati dai sulmonesi tramite dichiarazione dei redditi alle associazioni locali. “E’ un sostegno importante per le attività delle associazioni sulmonesi – commenta il presidente Antonio Tanturri – e, a prescindere dalle preferenze dei contribuenti, ci auspichiamo che questa sensibilità verso le associazioni della nostra città possa crescere sempre di più, nell’interesse di attività sociali e culturali, che rappresentano un bene per l’intera comunità locale”.

Commenta per primo! "Il Covid non ferma la Camerata: al via la stagione in “mascherina”"

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*