Il dolore per la morte di Carrito: “Marsilio campione di ipocrisia”

“Campione di ipocrisia” così i comitati No Hub del Gas definiscono il presidente Marco Marsilio e le sue “lacrime da coccodrillo” per la morte dell’orso Juan Carrito. Lacrime che stonano con le contraddizioni politiche sulla scelta di vocazione della regione: da una parte gli orsi e la natura che si dice di voler difendere, dall’altra la centrale del gas di Case Pente che, proprio all’orso, toglie terreno e corridoi vitali per la sua sopravvivenza.

“Nell’Appennino Centrale, in un areale che ricalca in buona parte quello della Linea Adriatica  –  citano la relazione del professor Stefano Civitarese –  esistono le condizioni ecologiche per ospitare da 157 a 208 orsi, a condizione che vi siano sufficienti corridoi che gli orsi possano usare per spostarsi. Uno dei corridoi ecologici che gli orsi usano nei loro movimenti verso il massiccio della Maiella passa nell’area di Case Pente, quella della centrale Snam”.

Delle due l’una, insomma; perché il piede in due scarpe, alla fine, finisce per dare dolore, quello, appunto che Marsilio dice di aver provato alla notizia della morte del plantigrado.

“Marsilio ha aperto le porte alla centrale e al metanodotto della Snam – continuano i comitati -, nonostante che una relazione tecnica prodotta dai due Parchi nazionali della Maiella e dell’Abruzzo, Lazio e Molise, unitamente alla Riserva regionale di Monte Genzana, avesse ben evidenziato che l’area di Case Pente di Sulmona, dove dovrebbe sorgere la centrale di compressione, è un importante corridoio faunistico nonché un sito di alimentazione per l’orso”.

1 Commento su "Il dolore per la morte di Carrito: “Marsilio campione di ipocrisia”"

  1. Ma siamo arrivati proprio alla frutta!!! Adesso per essere dispiaciuti per la perdita di un Orso, bisogna rivolgersi ai comitati NO HUB di Sulmona. Marsilio ipocrita? Detto da voi , secondo me, è un bel complimento.Se si vogliono raggiungere risultati importanti, prima di tutto, bisognoa essere seri e non …..

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