Il giardino del vicino

Il primo vero atto politico di questa noiosissima campagna elettorale, dove tutti o quasi tacciono, si è consumato ieri. Senza che nessuno lo avesse programmato in realtà. Tanto spontaneo, quanto significativo. E’ accaduto, infatti, che la candidata a sindaco per il Polo riformista Catia Puglielli sia andata a pochi minuti dalla scadenza della presentazione delle liste in tilt. Una delle sue tre liste, in particolare, per un errore compilativo non aveva le firme necessarie (170) per essere depositata.

Una potenziale mutilazione di una coalizione messa in piedi per ultima e che non può certo contare sui 96 portatori d’acqua, ad esempio, del centrodestra. Coalizione, nella quale, pure, la Puglielli aveva amici fino a qualche mese fa, quando sedeva al tavolo politico del centrodestra e, ancor prima, quando come candidata la portatrice d’acqua l’aveva fatta lei con l’Udc al presidente Marsilio per le regionali.

Di fronte alla richiesta di aiuto, però, l’avvocata ha visto i suoi ex “camerati” girarsi dall’altra parte e, al contrario, inatteso, i “compagni” del centrosinistra farsi in quattro per permettergli di risolvere il problema.

“Nel giro di pochi minuti – racconta la Puglielli – i rappresentanti del centrosinistra hanno fatto convogliare in sede decine di persone che hanno sottoscritto la lista La Sulmona che vogliamo, permettendomi così di contare sulla terza lista e di depositarla appena in tempo. E’ stato un gesto che non mi aspettavo, non dovuto e che mi ha colpito molto. Non lo dimenticherò”.

Quanto il gesto di solidarietà del centrosinistra sia stato dovuto a puro spirito democratico, o quanto alla consapevolezza strategica che un altro attore di peso in campo ci vuole per evitare di chiudere la partita al primo turno, non lo sapremo probabilmente mai. Ma di certo, resta il valore del gesto che è anche, in caso di ballottaggio, una opa di apparentamento.

Altri elementi di condivisione tra le diverse coalizioni in campo, d’altronde, fino ad oggi non è dato saperli: la campagna elettorale continua in un imbarazzante silenzio da parte dei principali protagonisti, ovvero i candidati a sindaco che, finora, non hanno proposto, pronunciato, prefigurato, uno straccio di visione e programma. Con il deposito delle liste, in realtà, ora sono stati costretti anche a depositare il programma elettorale e, a questo punto, sarà compito dei giornalisti provare a fare l’esegesi di quella che sarà o si immagina sarà Sulmona per ciascuno di loro.

Ma una campagna elettorale, gli spin doctor lo sanno, è fatta anche e soprattutto di capacità di intercettare l’attualità, di stare sul pezzo, come si dice in gergo. Figuriamoci.

Non una parola si è alzata dai candidati a sindaco sui balzelli del Consorzio di bonifica, sul blocco delle assunzioni alla Asl (a parte la Puglielli), su come organizzare il cartellone estivo che, chiunque vinca, l’amministrazione si troverà a gestire con la stagione aperta, sul decurtamento dei fondi sulle strade fatto dal commissario straordinario e ancora sulla mancata riapertura del canile e persino sui mancati spari dei mortaretti durante la corsa della Madonna che scappa in piazza. Cose “spicce”, da sindaci, senza scomodare i grandi sistemi, i sistemi di sospensione e la crisi dell’automotive.

Ci auguriamo in questo mese che ci divide dal voto di poterli conoscere meglio e di conoscere soprattutto quali sono i loro programmi, perché finora la campagna elettorale ognuno la sta facendo nel proprio giardino: i gerosolimiani ben organizzati con le loro due liste che sembrano fare una corsa a parte, qualche candidato spaiato che lascia post random sui social, altri troppo presi, nel giardino, ad accudire i propri cani.

6 Commenti su "Il giardino del vicino"

  1. Fabio Forcucci | 27 Aprile 2025 at 00:24 | Rispondi

    Riapertura del canile? Spari di mortaretti? Allestimento delle manifestazioni estive? No grazie, sono ben altri i problemi che affliggono la comunità sulmonese. Aspettiamo di leggere i programmi speriamo seri e fattibili delle parti in competizione e poi ricordiamoci tutti di andare a votare.Chi non vota delega ad altri la facoltà di decidere e perde il diritto di lamentarsi….Sapetevelo….

  2. Caro Fabio, le necessità di una comunità sono anche e soprattutto le piccole cose. Dal canile ai mortaretti. Non pensare che un sindaco possa cambiare le regole dettate dalla stato o dalla regione. Ma può, curando il dettaglio, di rendere più vivibile e vitale una città abbandonata. Con erbacce ovunque e mortificata nelle piccole cose. Può ad esempio rendere gratuito il posteggio ai commercianti di piazza Garibaldi oppure facilitare i piccoli esercenti di strada. Questo dovrebbe fare un sindaco.

  3. bene, pochissimi i Cittadini consapevoli,quelli dei doveri e dei diritti,che si informano,leggono,riflettono,considerano,ponderano,valutano, si esprimono,decidono,e, soprattutto non guardano dall’altra parte,o fanno finta di niente,qui manca di tutto di piu’,sospesi i servizi primari,cancellati i restanti,il saccheggio della Cosa pubblica continua come prima piu’ di prima,regna l’irregolarita’,l’illegalita’,l’abuso,la confusione,l’imbroglio,l’inganno,ecc, nessuna soluzione alle problematiche,criticita’
    del territorio,tantissimi candidati,tantissime chiacchiere,spot pubblicitari,slogan di incredibili traguardi con promesse di magnifici,super positivi risultati pochissimi meriti/distinzioni/capacita’/qualita’/valori/principi di riferimento, chi evviva? Poi nulla,poi ancora nulla…Purtroppo il popolino credulone applaude felice e festante l’illusionista di turno,punto,sindaco ? Piu’ un Don Circostanza, e basta,o no?

  4. MA che democrazia è ?
    se non c è piu gente con lo spirito critico.
    la gente ormai si informa sui social e crede come allocchi alle puttanate scritte su facebook dai pseudo politici di turno….Ma vi rendete conto che su facebook sono TUTTI buoni e bravi ??
    possibile che nessuno usa il ervello piu per distinguere il vero dal falso.
    Guardate i fatti, informatevi sui giornali autorevoli non seguite i politici su facebook X o instagram è un tranello sociale.
    MA secondo voi perche fanno la guerra per TIKTOK perchè è bello ? no .
    perchè sono vere e proprie armi di distrazione di massa.
    La società è alla deriva signori.
    si prendono in giro i buoni e si osannano gli azzeccagarbugli .

  5. Il nuovo che avanza
    La Puglielli con di Mascio
    Dal centro destra a sinistra un bel saltino
    Ma avete letto i nomi delle liste ?
    Senza rispetto per la città ed i cittadini

  6. le premesse per una che si candida ad essere Sindaco di Sulmona non sono per niente male

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*