Il mistero del gas, arriva dal chietino

Ha tenuto nel dubbio gli abitanti peligni per diversi giorni quel forte odore di gas che ha interessato principalmente Sulmona, Pacentro, Marane con ipotesi varie poi rivelatesi errate. Oggi finalmente si è arrivati alla conclusione della vicenda, il gas arriva da Chieti.

L’indagine satellitare condotta dallo Studio ambientale di ricerca e cultura scientifica tecnologica, infatti, ha notato come gas tipo formaldeide, biossido di azoto e metano siano arrivati in Valle Peligna. A darne notizia è stato oggi sul Centro il giornalista Federico Cifani.

A quanto pare, complici le perturbazioni, i gas sono riusciti a prendere questa strada passando da sud est della Valle e quindi transitando anche per Campo di Giove.

Si tratta di gas pericolosi per la salute dell’uomo i cui parametri, fortunatamente, sono rientrati nella norma ma lo studio non finisce qui.

In base a quanto riporta Cifani, infatti, la Sarelf dalla sua postazione di Pratola Peligna proseguirà il vaglio delle immagini satellitari da “leggere” insieme a quelle della tecnologia Sar per studiare abbassamenti o rigonfiamenti nel terreno.

Una volta ottenuti i dati sarà compito dell’Arta, dei vigili del fuoco e dei Comuni prendere provvedimenti.

S. P.

2 Commenti su "Il mistero del gas, arriva dal chietino"

  1. Uno qualunque | 1 Agosto 2019 at 21:43 | Rispondi

    Gas dal chietino tutto ok se era cogesa si scatenava l inferno complimenti a tutti

  2. bene,i giornalisti raccontano notizie certe con dovizia di particolari…il pennivendolo di turno ” a quanto pare” racconta quello che gli viene indicato…l’associazione onlus sarelf e’ una organizzazione non lucrativa di utilita’ sociale,e…non si capisce cosa fa,basta dare un’occhiata al sito di riferimento per comprendere: non c’e’ nulla,chi sono,staff,studiosi
    scienziati,ricercatori,appassionati, semplici cittadini o impostori? Cosa fanno,come,dove, quando,perche’.quali le competenze,qualifiche,specializzazioni,strumenti,tecniche,macchinari,
    tecnologie,ecc,ecc oltretutto ricevono notevoli contributi pubblici,quindi obbligo della tracciabilita’ di quanto ricevuto con pubblicazione ,diffusione dei bilanci…tranne un paio di tavole rotonde,incontri di chiacchiere di monitoraggio elettromagnetico…nulla,in pratica eventi,spot pubblicitari soprattutto per politicialtroni,le informazioni satellitari ,studi,
    immagini,foto,osservazioni,ecc,ecc Copernicus incluso sono dell’ESA l’Agenzia Spaziale Europea ,(finanziata da 22 Stati) dunque pubbliche ,delle stesse tutti possono prenderne visione,in italia il centro esa e’ a Viterbo(non in abruzzo)….quindi gli aventi ruolo come giungono a tale soluzione ?quali i mezzi,sistemi,strumenti,studi,capacita’,esperienza,perizia
    competenza e soprattutto le prove,evidenze scientifiche? Occorre di certo un “monitoraggio” dell’Agenzia europea dell’ambiene,non di associazioni di figli,figliastri,amici,amici degli amici,compagni di merenda,o no?

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