
L’approvazione della variante per 260mila euro fatta l’altro giorno dal Comune per la palestra delle scuole Masciangioli, chiude, per il momento, il cerchio dei lavori che la società Pangea doveva eseguire sull’immobile. Entro aprile così la palestra, su cui è stato già montato il tetto, sarà restituita all’uso e, per il momento, sarà l’unico locale ad essere utilizzabile della struttura.
Perché le Masciangioli tornino ad ospitare la scuola, infatti, sarà necessario almeno un altro milione e mezzo di euro che, al momento, non c’è in cassa. Con il paradosso che l’edificio più sicuro della città, con 166 isolatori montati, non sarà sede scolastica.
Non tutto, almeno: perché l’assessore ai Lavori Pubblici Franco Casciani ha deciso di dare seguito all’ipotesi fatta poco più di un mese fa, al fine cioè di utilizzare una parte dell’edificio per ospitare gli uffici comunali.
In particolare le Masciangioli ospiteranno al piano terra le scuole materne, verosimilmente da settembre; mentre al primo piano saranno allestiti gli uffici di palazzo San Francesco che devono sgomberare l’attuale sede per eseguire i lavori di messa in sicurezza. Il Comune, però, nonostante l’ampia disponibilità di spazi nelle Masciangioli, non sarà tutto trasferito in via Mazzini, perché gli uffici della Cultura e del Sociale saranno spostati dall’ex caserma Pace (che deve essere sgomberata perché lo ha richiesto il Demanio) in via Orazio, in quella palazzina verde, cioè, diventata ormai una palazzina servizi, più che un edificio destinato ad alloggi popolari. L’allestimento necessario delle Masciangioli per ospitare il Comune, infatti, richiede più tempo di quello concesso dal Demanio per liberare i locali dell’ex caserma Pace, da dove gli uffici del Comune dovranno trasferirsi entro due mesi.
Alle Masciangioli, invece, sarà necessario fare lavori per 2-300mila euro che dureranno circa tre mesi: la sistemazione della parte esterna, la creazione di ingressi separati per le materne e il Comune, il collegamento degli impianti termici e igienici interrotti per tagliare le fondamenta ed inserire gli isolatori, l’adeguamento dei servizi igienici.
“Nei prossimi giorni faremo la delibera di indirizzo – spiega Casciani – con l’obiettivo di trasferire gli uffici comunali entro l’estate a Porta Napoli”.
“Isolatori sismici” non dissuasori, né dissipatori. Grazie
grazie per la segnalazione, ci eravamo confusi
La solita incompiuta …all’italiana maniera !
Fra qualche anno augurandoci che i lavori vengano terminati, resterà vuota , visto che le nuove generazioni hanno scelto di vivere altrove. Già ora si ha una grande difficoltà nel formare le classi.