Il primo giorno della scuola

E’ un giorno importante quello di oggi, la data che segna la seconda fase, anche in Abruzzo, della campagna di vaccinazione. Come fosse il primo giorno di scuola. Una nuova fase che inizia con un’operazione altamente simbolica, perché mirata a dare un po’ più di serenità al martoriato mondo dietro i banchi, ovvero l’inoculazione della prima dose di AstraZeneca agli insegnanti, mille nella provincia dell’Aquila: 650 nel capoluogo, 250 ad Avezzano e 100 a… Pratola. Anche simbolicamente Sulmona si è fatta trovare assente, delegando, o meglio facendosi strappare, il ruolo di leader del Centro Abruzzo da Pratola Peligna che, al di là delle imbarazzanti critiche mosse dall’opposizione, ha avuto il merito e la lungimiranza di rispondere con prontezza ed efficienza alla chiamata della Asl.

Cosa che non ha fatto Sulmona che solo ieri ha definito la location per l’esecuzione dei vaccini, indicando la palestra Serafini all’Incoronata. Dal punto di vista pratico, è vero, non cambia molto, perché oggi nella ex sede del giudice di Pace di Pratola sarà sottoposto a vaccino il personale docente di tutta la Valle Peligna, ma lo smacco è di quelli che denunciano l’approssimazione con cui Sulmona sta gestendo, per quanto di sua competenza, la pandemia. Fatto è che la postazione del capoluogo peligno non sarà attiva prima del primo marzo, con due settimane di ritardo rispetto a Pratola che i battenti, per le forze dell’ordine, li ha già aperti mercoledì scorso. Anche Castel di Sangro comincerà prima di Sulmona: da martedì o mercoledì prossimo, dice il sindaco Angelo Caruso, sarà attivata la postazione presso la sede della Comunità montana, dove saranno vaccinate 36 persone ogni ora.

Poi, ma non si è capito bene ancora quando, toccherà agli over 80: un’altra fascia critica e importante che, una volta immunizzata, riavvierà, almeno, un minimo di rapporti sociali nelle famiglie. Qui le operazioni di vaccinazione saranno un po’ più complesse, perché si dovranno usare i sieri di Pfizer/BioNtech o di Moderna, che richiedono temperature molto basse e una preparazione farmaceutica specifica. In soccorso, da lunedì, arriveranno medici e infermieri extra, parte dei 50 che Invitalia ha ingaggiato per l’Abruzzo. Gli utenti over 80 verranno chiamati in base alla classe di appartenenza, a partire cioè dai più anziani sui 10mila nel Centro Abruzzo che si sono già “prenotati”, degli oltre 23mila potenziali, sulla piattaforma regionale. 

Un piano vaccinale destinato comunque a subire un cambiamento significativo nei prossimi giorni, quando cioè il nuovo governo guidato da Draghi dovrebbe dare seguito ad una mobilitazione generale di volontari, esercito e protezione civile, per accelerare al massimo la campagna, anche utilizzando stadi, parcheggi e strutture diverse. Sarà uno sforzo enorme, fornitura dei vaccini permettendo, che richiederà, anche da parte dei Comuni, oltre che delle Asl, prontezza e risposte immediate. Sperando che almeno questa volta Sulmona riesca a fare la sua parte e ad arrivare prima del suono della campanella.

3 Commenti su "Il primo giorno della scuola"

  1. Altra ennesima brutta figura di questa amministrazione…..anche oggi un giorno in meno al cancro che di affligge.

  2. La solita figura di M….

  3. La cosa più assurda è che nessuno della asl ti fornisce notizie sulle probabili date di vaccinazione degli ultraottantenni ed i relativi criteri di vaccinazione sperando che si scelga di partire dai più anziani.
    Nelle altre località anche d Abruzzo la campagna di vaccinazione è iniziata.
    Si vergognino i nostri amministratori!

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