
Il mandato esplorativo affidato a Sbic è durato tre settimane, ma le posizioni sembrano essere ancora molto distanti nella maggioranza di Sulmona.
Il “peccato originario”, quello dell’esclusione di Teresa Nannarone dalla presidenza del consiglio e la conseguente guerra interna nel Pd, continuano a mietere a quindici mesi dall’insediamento dissapori e contrasti. Su tutte è la testa di Franco Casciani, vice sindaco e assessore ai Lavori Pubblici, a pesare nei rapporti di equilibrio di Liberamente Sulmona, con la Nannarone che ha promesso “vendetta” e, insieme a Proietti e Di Rienzo, ha alzato la posta. Per loro, in maggioranza, è tutto o quasi da rifare: non va bene Casciani, ma neanche il presidente del consiglio Cristiano Gerosolimo e in discussione ci sono anche l’assessora alla Cultura Rosanna Tuteri (che pure da Proietti era stata proposta) e quello al Sociale e Trasporti Attilio D’Andrea.
La resa dei conti, annunciata in settimana con una verifica politica, è una corda molto tesa che rischia di spezzarsi in un momento molto, troppo delicato per le sorti della città e del territorio.
La posizione di unità e condivisione sul Cogesa uscita dall’ultimo consiglio comunale, rischia infatti di annientarsi per una guerra di posizioni e poltrone che alla fine potrebbe fare il gioco di qualcun altro. Qualcuno, magari, che dall’Aquila impartisce direttive e ordini. A destra e a sinistra.
Perché a dirla tutta il nuovo indirizzo di gestione dato alla partecipata, senza il sindaco e i voti di Sulmona non avrebbe alcuna speranza di proseguire, visto che già oggi, con i numeri in campo, non è facile mantenerla. La sterilizzazione di Sulmona farebbe molto comodo a chi del Cogesa e soprattutto della discarica vuole continuare a farne uno sportello bancomat o peggio uno scarico fino ad esaurimento.
E a pensarci questo sarebbe non meno irresponsabile dei ricorsi e delle mozioni di sfiducia che da due mesi hanno immobilizzato l’attività e ipotecato il futuro di Cogesa.
Anche qui in nome della democrazia e della rappresentanza. In altre parole delle poltrone.
Oltre alla partecipata rifiuti si dovrebbe tagliare il cordone ombelicale con una certa cooperativa che lavora oramai da troppi anni all’interno degli uffici e ora anche nel parcheggio e sorveglianza. Solo lei. Basta con questo personale che non ha mai studiato come i dipendenti pubblici che sono stati selezionati con concorso. È una forte e grande ingiustizia nei confronti di tutta la gente.
La prima testa da fare cadere era Franco Casciani, ora si aggiungono Cristiano Gerosolimo Rosanna Tuteri e Attilio D’Andrea…. Ma i “guastatori” dalle belle parole sono consapevoli che fanno il gioco di altri a danno a Sulmona?
È necessario,vitale per Sulmona mettere all’angolo chi è in odore di “trame esterne”,è importante guardare,senza distogliere mai lo sguardo,allo scopo più importante che è quello di essere compatti per il bene della nostra città…non ci vuole molto…basta un pò di buon senso per non perdere quel poco che ci è rimasto
Basta, Sulmona è stanca di queste poltrone che si devono alternare. Non esiste questo o quel bravo politico, chiunque salga sulla poltrona dovrebbe capire che è necessario fare per il bene di Sulmona, e non per gli interessi personali. Sulmona spopolato, senza progetti validi per il Pnrr, senza una visioni. Poveri noi che siamo costretti a rimanere!
Dopo essere andati sotto a Cogesa (35 Sindaci contro), Sulmona, Pettorano e Pacentro si stanno pian piano isolando dal resto del territorio. Un isolamento Politico che crea solo danni. È impensabile andare contro tutto e tutti non avendo i numeri. Mi auguro che la linea uscita nella riunione di ieri sia quella di una nuova governance dettata la destra e civici lasciando fuori quelli che hanno tentato senza riuscirci un’imposizione non concordata con nessuno!!! 🔴 La verifica di maggioranza è il minimo per un Comune come Sulmona dove Vice Sindaco e Presidente del consiglio hanno preso INSIEME meno preferenze di chi è fuori dalla giunta. Impensabile!!!! Ma ahimè la verità è che tutti stanno pensando alle prossime Regionali e del Comune di Sulmona non interessa nulla. Rileggendo i nomi di chi è stato seduto su quei banchi viene un po’ di rimorso. Torniamo a votare, per il bene di Sulmona, e questa volta non tutti contro uno, solo per abbattere il Nemico ma votiamo come la Democrazia chiede destra- sinistra -e civici, perché andare
Tutti insieme contro i civici ha portato a questo. Un errore grandissimo.
Cioè significa consentire a L’Aquila di conferire contro legge ed a prezzi di favore? Questa sarebbe la linea della governance proposta? Il territorio e la salute sono nostri e dei nostri figli. Con tutti i finanziamenti ottenuti e che stanno ancora ottenendo perché non si sono costruiti una bella discarica a casa loro? Questa domanda non se la pone nessuno? E chi ha consentito tutto ciò dovrebbe tornare a gestire?
E magari tu fai parte dei civici ?? 😂😂😂 jammo su!
Leggi bene
Tornare a votare per il bene di tutti.
È proprio quello che vogliono gli aquilani
Assolutamente, ma a questo punto senza sfiduciare nessuno, un atto di coraggio dovrebbero rassegnare le dimissioni per il bene di tutti. Torniamo a votare, così il territorio è al massacro
Basta con queste faide che non hanno niente a che fare con il bene di Sulmona.
Le divisioni tra noi sulmonesi ci hanno portato fin qui
Cioe’ sull’orlo del baratro.NON NE POSSIAMO PIU’.!!!!
A Sulmona è proprio questo che manca :essere compatti e lavorare per in bene di tutti
Da vari anni ad oggi con qualsiasi amministrazione si è lavorato molto per screditare e mettere da parte altri.Governare uniti per il bene di tutti e per fare progredire il territorio non sanno nemmeno cosa vuoi dire. La cosa che sanno fare benissimo è passare da un partito all’altro pur di conservare le poltrone. Ah già dimenticavo…la colpa di tutto quello che fanno è sempre degli aquilani.
L’IDENTITÀ DEL FANTASMA
Carissimo autore dell’articolo (non fare come la maggior parte dei commentatori che usano il nickname….siccome sai scrivere, metti il tuo nome almeno per i complimenti) non è sempre VERO quello che si legge così come non è sempre FALSO quello che si afferma.
Il vero ed il falso, si chiamano FATTI ed hanno per attori uomini, luoghi, orari, eventi e si distinguono dalle OPINIONI che, invece, sono ragionamenti che possono essere anche disgiunti dal reale e dal fattuale per astrarsi in elucubrazioni di investigazione e di autoricostruzione logica.
Nel nostro caso, bisogna avere il coraggio di dire che in un anno e mezzo, di Amministrazione non se n’è vista: Nulla.
Talvolta si è visto un Sindaco, per lo più presente come conferenziere negli eventi che le varie associazioni hanno organizzato. Non vi è un Assessore che possa intestarsi un programma di iniziative tese a un progetto di mandato. C’è un Con(s)iglio Comunale che, come nel gioco dei SuperMag, si compone e si scompone, volta per volta, a seconda dello spettro del “tutti a casa!”.
Vi è una continua rincorsa dei maître à penser di Liberamente Sulmona, per cercare di raccontare qualcosa pur di riempire il vuoto strutturale, di pensiero ed azione, di questo esercito di Pulcinella che occupa il potere non esercitandolo da oltre 15 anni in questa nostra Città, raggiungendo nell’ultimo anno e mezzo un’ eccellenza mai vista prima.
La colpa, carissimo, possiamo darla a L’Aquila a Pescara, a Carunchio, ad Ofena ed a Palena, e ciascuno di noi è libero di farlo, ma sai perfettamente che è una minuscola foglia di fico apposta sulle pudenda -vergognosamente esposte- di questo Consiglio Comunale, che è incapace di discutere, figuriamoci di prendere decisioni: perché non è costituito per amministrare ma è costituito per occupare e forse anche proprio per far sì che altri, fuori dall’aula consiliare, governino.
Un consiglio: se scrivi “….
per una guerra di posizioni e poltrone che alla fine potrebbe fare il gioco di qualcun altro. Qualcuno, magari, che dall’Aquila impartisce direttive e ordini. A destra e a sinistra” siccome lo racconti con la certezza di un FATTO, devi scrivere CHI, e QUALI POLTRONE e quali GIOCHI, altrimenti ci stai dando per FATTO UNA TUA OPINIONE, legittima, autorevole ma che non è un FATTO nè ci assomiglia.
Siccome ti conosco e so che sei un professionista serio, svelaci scrivendo chi sono coloro i quali inducono e quindi obbligano e quindi ricattano il centro-destra, la destra il centro-sinistra, e la sinistra ma anche i civici, CONVINCENDOLI (?), RICATTANDOLI(?), INDUCENDOLI (?) TUTTI ad inchiodare la Città al palo dell’inedia
Le ultime elezioni in realtà sono state la costruzione di un rassemblement concepito da una parte, contro qualcuno e dall’altra, per escludere qualcun’altra. TUTTO IL RESTO È SOTTO I NOSTRI OCCHI vuoto, nulla fatuo, futile, inconcludente, inconsistente, insulso, inutile, melenso, ozioso, povero, sciocco, senza senso, vacuo, vano….. MORENTE.
Il fatto rimane che colei che pontificava dei poltronifici altrui alla fine si fa essa stessa poltronificio per se o contro qualcuno che a sua opinione l’ha privata di una poltrona.
Il resto sono opinioni, supposizioni, retroscena senza diventare un fatto e sicuramente non centreranno l’obiettivo del distogliere il cittadino dal fatto che si stanno scannando per le poltrone.
E il tutto fa riflettere perchè questa amministrazione ha iniziando litigando per quelle, presumo le stesse di adesso, e ha continuato a occuparsi principalmente di quelle il che fa ben capire come la questione Cogesa rientri in questa logica di accaparramento. Altro che fantascientifiche e poetiche ricostruzioni di lotte per il bene comune
Chi di poltronificio ferisce mi sa che di poltronificio perisce.
Poltrone Cogesa e consulenze. Alla fine quelli che accusavano altri di poltronismo e poltronificio stanno litigando per le poltrone, le stesse per cui litigano da appena eletti. E alla fine bis quelli che prima si indignavano per le consulenze inutili e spreco di soldi al cogesa adesso tacciono sulle consulenze del nuovo corso. E alla fine ter quello che si era presentato dicendo di tagliare le consulenze perché inutili ne ha già fatte 3/4 in due mesi. E per non farsi mancare nulla l’ultima consulenza parrebbbe averla firmata 2gg fa cioè dopo che il controllo analogo ha chiesto all’assemblea di ritirare la nomina dello stesso. Ora, se la voce fosse fondata, da cittadino mi chiedo se è corretto che un Au “sfiduciato” dal controllo analogo, che ha chiesto alla assemblea dei soci di revocargli la nomina, attribuisca consulenze invece che limitarsi alla ordinaria amministrazione almeno fino a quando la sua posizione si chiarisca.
Se la stessa cosa, sempre se vera, l’avesse fatta il vecchio Cda o quello ancora precedente si sarebbe sollevato un polverone invece adesso L’unica cosa che si solleva è il tappeto per nascondere la polvere