Il ritorno di Juan Carrito

Il suo ritorno in paese è atteso ad horas*, anche se i più fiduciosi, specie quelli che hanno a cuore le sorti dell’orso piuttosto che quelle del marketing, sperano che la lezione gli sia bastata e che, insomma, torni a fare l’animale selvatico, seppur sulle montagne di Roccaraso, continuando a cibarsi di “erbe e formiche”, per citare il Parco Maiella.

Juan Carrito, il plantigrado più famoso del web, di certo, però, si è avviato verso “casa” o almeno quella che lui considera casa: Roccaraso. L’altra sera è stato visto alla stazione di Palena e nelle ultime ore il suo radiocollare indica che si aggira tra Pescocostanzo e Roccaraso.

“Juan Carrito si è spostato da dove era stato rimesso in libertà – spiega il direttore del Parco Maiella, Luciano Di Martino – ma questo era anche prevedibile. Quello che è imprevedibile è invece quale sarà il suo comportamento: finora i segnali sono stati buoni, pur essendosi spostato ed essere passato vicino ai paesi, non ci risulta sia entrato nei centri abitati. Ha percorso diversi chilometri restando sempre a debita distanza”.

Insomma, chissà se riuscirà a resistere alla tentazione di svuotare qualche cassonetto e continuare la sua nuova, e più naturale, dieta selvatica. Certo se dovesse tornare a Roccaraso, a parte un po’ meno turisti per la stagione conclusa, troverà ancora un “self service” di facile accesso: nonostante la delibera di consiglio e le dichiarazioni di intenti, infatti, finora nel centro montano i cassonetti antintrusione non hanno sostituito i classici bidoni di strada, quelli ai quali Juan Carrito ha attinto a piene zampe negli ultimi mesi e anni.

E se dovesse tornare alle vecchie abitudini, non è detto che per lui ci sarà una terza opportunità di tornare libero: “Al momento non facciamo previsioni – continua il direttore del Parco Maiella – la gestione di Juan Carrito è affidata ad un team di cui fa parte oltre al Parco Maiella, il Parco d’Abruzzo, la Regione e l’Ispra. Si deciderà insieme cosa fare, per il momento speriamo che resti nel suo ambiente naturale”.

*(aggiornamento ore 10.00)

Come previsto Juan Carrito ha fatto la sua apparizione questa mattina, verso le 9, a Roccaraso. Il plantigrado è stato visto aggirarsi intorno alla struttura del Palaghiaccio, confermando quello che per molti è un timore e per altri una gioia. L’orso non si è cibato dai cassonetti a quanto è dato sapere finora, ma è probabile che nelle prossime ore ripeterà la sua incursione nel centro urbano. Le guardie dei Parchi Maiella e Abruzzo che, insieme a Regione e Ispra, stanno monitorando i suoi spostamenti sono in allerta, “pronti ad intervenire” dice il direttore Di Martino che conferma l’ingresso di Juan Carrito in paese. Ora si dovrà decidere come procedere nel caso l’orso decida di tornare a frequentare il centro abitato, se procedere cioè ad una nuova cattura e un nuovo tentativo di reinserimento in natura o rinchiuderlo in un’area protetta come quella di Palena dove era stato trasferito un mese fa per le operazioni di rieducazione comportamentale ed alimentare.

5 Commenti su "Il ritorno di Juan Carrito"

  1. Quante volte è andato al bagno? Siamo in trepidante attesa di conoscere le sue evacuazioni. Nessuna love story?

    • Può sempre evitare di leggere le notizie che a lei appaiono “banali”, ma che la redazione reputa invece importanti. Specie in una regione che ha un grande patrimonio di aree protette. La informo che nelle ultime dieci ore hanno letto l’articolo oltre 31mila persone.

  2. Juan Carrito 2 la vendetta

  3. Se non è facile rieducare un orso figuriamoci certi commentatori 🤭

  4. Mi chiamo Antonio | 12 Aprile 2022 at 13:50 | Rispondi

    … è tornato… com’era “ facilmente “ prevedibile😂

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*