Il ritorno di Rezza, il teatro che incanta

Fu un evento allora, per il venticinquesimo di Sulmonacinema nel 2007, e lo è stato l’altro ieri: un testo e un teatro che non invecchia, perché sopra le righe del paradosso, per la sua narrazione fumettistica e dissacrante e, soprattutto, per il suo interprete: Antonio Rezza, un gigante del teatro contemporaneo. Con Pitecus l’artista di Novara è tornato a Sulmona entusiasmando la platea, sold out del cortile di palazzo San Francesco, in quello che è stato l’esordio del Teatro Caniglia all’aperto. 

Rezza, inscindibile con Flavia Mastrella, entrambi presidenti di giuria nel Sulmonacinema del 2005, ha nel frattempo ottenuto con la sua compagna Flavia, il Leone d’Oro alla Carriera nella Biennale di Venezia (nel 2018) ed è diventato un punto di riferimento della cultura e del teatro alternativo in Italia.

Grottesco e caricaturale, spietato nel denunciare la mediocrità dell’uomo e la sua incapacità alla felicità, Pitecus è stato in realtà un piano B dell’artista che avrebbe voluto portare in scena IO, spettacolo successivo al capolavoro “tra le lenzuola”, performance resa impossibile per le restrizioni Covid (nello spettacolo l’artista sputa palle di carta tra il pubblico).

Disponibile e diretto, Rezza ha risposto al termine dello spettacolo alle domande poste dal pubblico grazie all’iniziativa lanciata dal Teatro Caniglia: “È stata una bellissima serata, anche perché Pitecus, per poter emozionare, deve accogliere persone che abbiano voglia di privarsi della propria energia, riversandola qui dove lo spettacolo viene eseguito – ha commentato l’artista -. Conoscendo ogni meccanismo di questo spettacolo, che è il più antico di quelli che io e Flavia Mastrella portiamo in giro, questa alchimia è sempre più difficile; eppure accade, e ieri sera è accaduto. Ringrazio tutti: torneremo presto, anzi, torneremo subito”.

“Una serata indimenticabile in presenza di un ospite dal talento eccezionale – commenta il direttore artistico del Caniglia, Patrizio D’Artista -: con Antonio Rezza e Flavia Mastrella la nostra stagione teatrale di prosa si arricchisce di un tassello prezioso, già ampiamente affermato e riconosciuto a livello nazionale e internazionale come uno dei nomi più significativi del teatro italiano contemporaneo”.

1 Commento su "Il ritorno di Rezza, il teatro che incanta"

  1. E’ un fenomeno. Ma non ti puoi presentare con pezzi che ormai hanno 30 anni!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*