
Forse esiste ancora un’ultima possibilità di salvare Case Pente e trasmettere alle nuove generazioni testimonianze storiche dell’antico popolo dei Peligni. È quanto dichiara il presidente del Coordinamento Per il clima fuori dal fossile Mario Pizzola in un comunicato stampa nel quale torna a denunciare la “distruzione di preziose testimonianze archeologiche di 4200 anni fa”.
Un “crimine storico e culturale” lo definisce Pizzola che il Governo avrebbe autorizzato “per consentire alla Snam di costruire la sua inutile, illegale e dannosa centrale”. Proprio lì dove gli scavi di archeologia preventiva hanno confermato l’antica presenza di un grande villaggio con 40 capanne, tettoie e recinti per animali, un insediamento umano che, secondo la Soprintendenza, risalirebbe a un periodo compreso tra l’Eneolitico finale e l’età del Bronzo antico. Una scoperta che, sottolinea Pizzola, “getta nuova luce sulla storia di Sulmona che leggenda vuole fondata da Solimo, compagno di Enea, in epoca successiva alla guerra di Troia, intorno al 1200 a.c.”. Fatti che l’esistenza di questo villaggio protostorico metterebbe in discussione dimostrando che la piana di Sulmona fosse abitata già 1000 anni prima.
Un antichissimo insediamento di cui però “le tracce non si cono più o sono state eliminate” si legge nel comunicato del Coordinamento che al ministero della cultura addebita la responsabilità di “averne autorizzato la distruzione per consentire alla Snam di costruire la sua centrale”. Tutto, continua Pizzola, per non far perdere alla multinazionale un finanziamento di 180 milioni di euro stanziati dall’Europa attraverso il Pnrr a conferma che “l’interesse economico della Snam ha avuto il sopravvento sulla tutela del nostro patrimonio archeologico”.
“Un vero e proprio crimine autorizzato dal Governo con il silenzio complice delle amministrazioni pubbliche del territorio” denuncia Mario Pizzola ricordando che gli scavi archeologici di Case Pente hanno riportato alla luce “una quantità di reperti che confermano pienamente il giudizio che nel 2008 espresse l’allora Soprintendenza archeologica”, un giudizio che portò a negare alla Lafarge Cementi l’autorizzazione ad aprire una cava perché, come si legge nella motivazione del diniego “Case Pente costituisce un complesso archeologico tra i più importanti della Valle Peligna che cela i resti di un insediamento vasto e articolato con tracce della viabilità, dell’abitato, della necropoli”.
Non solo un grande villaggio protostorico ma molto di più come spiega il presidente del Coordinamento Per il clima fuori dal fossile che nell’antico insediamento di Case Pente vede un “unicum di elevato valore” composto da una necropoli di epoca romana con 90 tombe a fossa, una necropoli di età protostorica con 28 tombe a fossa foderate da elementi lapidei, un edificio rustico di età romana con 15 ambienti, una fornace romana per la produzione di tegole, una strada di epoca romana con piano glareato, un edificio termale romano, un dolio, una piccola vasca di epoca romana e resti di antiche mura. Testimonianze che, conclude Pizzola, potrebbero essere salvate se “i nostri rappresentanti istituzionali e politici, a tutti i livelli, si svegliassero dal profondo sonno della ragione in cui sono precipitati e che ha generato i mostri del profitto, della irresponsabilità e della distruzione”.
Ma dopo l installazione delle centrali del cogesa in un sito evidentemente inopportuno che ci aspettiamo, chess è zuccher, ci vogliono affondare, e nessuno e nessuno, di competenza , ha le palle per impedire. Venduti titti . Anche se c e lo meritiamo, abbiamo avuto possibilità per cambiare o, quanto meno, provare a cambiare, ma sempre le stesse genealogie politiche sono state votate.
Mamma me come stemm miss. Povera Sulmona
Che sia ospedale, che sia Cogesa, che sia Snam si tira la colpa a qualcuno o qualcosa. Ma quando si tratta di opporsi dove sono i 10000 e limitrofi abitanti a manifestare sui luoghi? Non vi è traccia. Quindi tutti colpevoli. È facile a parlà e di chiacchieroni sta pieno.
Questo è la riprova che la nostra politica locale che sbandiera la loro efficacia ai 4 venti nn conta assolutamente nulla, ma tutte le forze politiche da dx a sx al centro e così via, si fanno la bocca grande su tutti i problemi di qst nostra splendida città, per poi farsi votare o peggio far cadere un’amministrazione che anche se nn era il massimo, ma almeno ci si poteva discutere, ora provate a discutere con il commissario…..manc ai can…..