Il tour della Maiella occidentale

Cuore d’Abruzzo è un piano di valorizzazione del Centro Abruzzo, promosso dal Comune di Sulmona e realizzato dalla Fondazione Symbola. Il piano contiene progetti per la messa sistema del patrimonio storico culturale del territorio e per l’infrastrutturazione dei 27 comuni delle Valli Peligna, del Sagittario e Subequana e l’Alto Sangro. Primo progetto realizzato, in collaborazione con Federciclismo, Bike for fun e Helios (a cui ne seguiranno altri sulla mobilità, sulla qualificazione delle filiere, turistiche, artigiane e agroalimentari, ecc), ha visto la mappatura di 13 itinerari per oltre 1000 km di sentieri cicloturistici.

Centro del sistema l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, dallo splendido complesso monumentale, a pochi chilometri dal centro di Sulmona, parte e arriva ogni Tour. Luogo fisico e dello spirito dove salire in sella alla scoperta di una terra ricca di storia, cultura, paesaggi. Un viaggio nel cuore d’Abruzzo in cui perdersi, pedalata dopo pedalata, in un turismo lento e affascinante, e nel quale vi faremo da guida in questa nuova rubrica settimanale

Vi faremo scoprire ognuno dei percorsi selezionati, raccontandovi caratteristiche tecniche e curiosità, emergenze storiche e ambientali, leggende e vita di comunità. Per programmare al meglio le vostre escursioni su due ruote. E per promuovere l’enorme potenziale del Centro Abruzzo se visto nel suo insieme come un grande attrattore culturale.

Il tour della Maiella occidentale

Il tour della Majella occidentale è molto suggestivo, per il suo paesaggio unico con la montagna madre d’Abruzzo che si staglia sullo sfondo durante tutta la pedalata.

Partiamo da Sulmona che attraversiamo nel suo centro storico denso di storia e cultura per arrampicarci tra i Borghi di Cansano e Campo di Giove, fino a giungere a Passo San Leonardo, a quota 1282 s.l.m per un totale di 57,8 km con un dislivello complessivo di circa 1000 metri.

Per questo giro è necessario essere allenati, da Sulmona fino al bivio di Cansano/Pacentro, quindi ai piedi della salita, affrontiamo già un lieve falsopiano che potrebbe mettere stanchezza nelle gambe dei meno allenati. 

Su una ipotetica scala da 1 a 5 è richiesto un allenamento da 3! Se vi sentite invece a livello 2 non scoraggiatevi, potete affrontare ugualmente il giro, ma non consumate subito tutta la benzina presente nelle vostre gambe e affrontate il giro in maniera costante e graduale, con le giuste soste per bere e scattare qualche foto in più.

Dall’incrocio di Cansano/Pacentro fino a Passo San Leonardo abbiamo 15 km di salita da affrontare che noi andremo a dividere in tre segmenti per rendere l’ascesa meno faticosa.

Prima di iniziare la nostra pedalata però con quale bici affrontiamo il tour? 

Considerato che il percorso è per il 90% su asfalto ed il restante su strada secondaria composta da un asfalto consumato,  sconsiglio l’utilizzo di una Mountain Bike muscolare, si farebbe eccessiva fatica invece potrebbe essere adatta una classica bicicletta da corsa, una Gravel, una Bike da viaggio o una comoda Ebike.

Giro in bici da corsa per esperti. Ottimo allenamento richiesto. Superfici per lo più asfaltate e facili da percorrere in bici.

Difficoltà: Difficile 

Lunghezza: 57,8 km

 Durata: 3 ore 

Dislivello: 910 m

Pronti via!

Partiamo dalla consueta cornice dell’Abbazia Celestiniana che caratterizza, idealmente, la partenza e l’arrivo dei Tour di Cuore d’Abruzzo. Raggiungiamo in maniera agevole Sulmona, attraversiamo la città di Ovidio che possiamo ammirare lungo Corso Ovidio fino ad arrivare nei pressi di Piazza Garibaldi qui, prima di abbandonare la città alle nostre spalle, possiamo fare un giro della piazza, magari scattare qualche foto e postarla sui Social, per raccontare il nostro tour della Maiella occidentale.

Con calma ma non troppa saliamo in direzioni nord lungo il Corso e seguiamo la segnaletica che indica ‘Pacentro/Cansano/Campo di Giove/’. Giunti all’incrocio con la ss17 la rotonda che si presenta ci permette di attraversare agevolmente l’incrocio e procedere lungo la strada che lentamente ci porterà alle porte del Parco della Maiella, che sarà lo sfondo della nostra pedalata.

Il leggero falsopiano che si presenta non deve farci ingolosire se le nostre gambe ‘girano’ bene, ci attende tanta salita e allo stesso tempo se la nostra forma non è al massimo il consiglio è di affrontare la strada con una cadenza regolare e costante.

Giunti all’incrocio con Pacentro ben visibile per la presenza di un Crocifisso sotto una teca di legno teniamo la destra e affrontiamo la prima salita di 6 km che ci condurrà a Cansano.

La salita presenta pendenze che variano tra il 5.5 e il 6% di pendenza con qualche punta del 7. Se affrontate l’ascesa durante l’estate la strada è ombreggiata e renderà meno faticosa la salita.

Giungiamo così nel grazioso Borgo di Cansano, qui le fontanelle non mancano per dissetarsi ed avere un momento di relax grazie anche alla splendida pineta che si sviluppa nei pressi del paese.

Cosa fare a Cansano se intendiamo fare una lunga pausa e scoprire di più sul piccolo Borgo?

Potete visitare la Chiesa di San Salvatore, quasi distrutta dopo il terremoto del 1706 fu ricostruita nel XVIII secolo, la Chiesa di San Rocco che ha costruzione più recente, la vedete appena giunti in piazza. I Ruderi del Castello medievale, di cui oggi restano solo le mura del mastio. Il Parco archeologico di Ocriticum e il Centro informazioni Parco Nazionale della Majella che ospita il Centro di Escursionismo del Parco. Qui potete trovare anche informazioni dettagliate su sentieri interni adatti esclusivamente a mountain bike ed ebike. (Link). Ovviamente la cultura enogastronomica è da cinque stelle, in piazza trovate 2 ristoranti ed un terzo poche centinaia di metri dopo seguendo la strada verso Campo di Giove, dove degustare la tipica cucina locale e ottimi vini della tradizione abruzzese.

Lasciamo Cansano e affrontiamo il secondo step della nostra salita: next stop Campo di Giove.

Salita di circa 6.5 km, pedalabile, le pendenze si aggirano tra il 5 ed il 6% con punte del 7% Il consiglio, come nella salita precedente, è di procedere dosando le energie, godersi il paesaggio ed arrivare nel piccolo comune alle pendici della Maiella con le pile ancora cariche perché abbiamo poi una terza salita da affrontare! Il primo tratto della salita è molto pedalabile, le pendenze si fanno sentire dopo un paio di km ma il paesaggio ripaga la fatica.

Giungiamo dunque a Campo di Giove, dove il turismo è attivo tutto l’anno perché è possibile sciare anche durante il periodo invernale grazie agli impianti sciistici, è possibile fare escursioni immersi in boschi caratterizzati dalla presenza di aceri, faggi, betulle e pini.

Il Borgo di circa 790 abitanti a 1064 metri s.l.m. l’estate è meta di turisti provenienti soprattutto dal sud dello Stivale ma negli ultimi anni è piacevolmente scoperto anche da olandesi e tedeschi che amano scoprire nuovi luoghi a bassa densità di presenza turistica dove la natura è dominante.

Il centro storico merita di essere visitato e fotografato grazie agli edifici storici come Casa Quaranta, Palazzo delle Logge, Palazzo Nanni, Palazzo Ricciardi e le chiese di Sant’Eustachio, San Rocco e la graziosa chiesetta campestre di San Matteo.

Riempite le borracce ci attende l’ultima salita di giornata, 5.5 km che ci porteranno a Passo San Leonardo. A questo punto del tour è inutile guardare le pendenze ed i km che ci separano dalla fine delle fatiche di giornata, la bellezza che riempie i nostri occhi e l’adrenalina che solo la bicicletta ci sa regalare ci farà procedere felici e soddisfatti fino alla fine della salita dove troviamo Fonte Romana. Siamo a 1282 metri s.l.m..

La secolare faggeta sarà un naturale luogo di accoglienza dove troverete anche una vasca con annessa fontana. Durante il periodo estivo sono in molti a scegliere questo posto per un pranzo all’aperto immergendo bevande e cocomeri nelle fresche acque che provengono dai piedi della Maiella.

A questo punto abbiamo percorso poco più del 50% del nostro tour, inforcando di nuovo la bicicletta pedaliamo sul fondo della Maiella ammirandola in tutta la sua bellezza, lungo un altopiano ricco di biodiversità. Passo San Leonardo è un valico dell’Appennino centrale compreso tra i comuni di Pacentro e Sant’Eufemia a Maiella e la nostra prossima tappa sarà appunto Pacentro.

Il comune che rientra tra i Borghi più belli d’Italia lo raggiungeremo attraverso una spettacolare discesa caratterizzata da piccoli tornanti che lo rendono uno Stelvio in miniatura da cui farsi guidare curva dopo curva.

Le torri del castello Cantelmo – Caldora ci fanno capire che siamo arrivati nella parte finale del nostro tour. Pacentro negli ultimi anni ha aumentato la sua attrattività turistica in maniera importante, oltre al cicloturismo è possibile organizzare escursioni in luoghi pressoché incontaminati dove i padroni di casa sono volpi, scoiattoli e lupi.

Il centro storico del paese testimonia il suo passato medievale ed è tra i meglio conservati del territorio, il che lo rende meta di turisti provenienti da tutto il mondo, che sia un flusso turistico legato allo sport o semplicemente nel segno del relax. 

Se intendete vivere un momento di pura adrenalina è possibile provare la Zip Line, con volate letteralmente su paese, di cui vi resteranno delle foto ricordo uniche.

Come nei precedenti Borghi attraversati, anche a Pacentro troviamo ristoranti di prim’ordine in cui gustare le prelibatezze del Centro Abruzzo. Salumi, formaggi, verdure e carne locale disegnano l’identità di questa terra.

Siamo quasi alla fine del nostro tour, ci separano poco più di 10 km da Pacentro all’Abbazia celestiniana che raggiungiamo attraverso via Ancinale, una strada secondaria che imboccheremo a metà della nostra discesa.

Facilmente riconoscibile perché di fronte ad essa troviamo una statua dedicata alla Madonna degli Operai.

Via Ancinale potrebbe essere frequentata da traffico veicolare, come camionisti al lavoro, quindi fate attenziona a non farvi prendere troppo dalla velocità di una strada che presenta una pendenza tutta in discesa.

Giunti a valle prima dell’incrocio con la statale 17 la evitiamo svoltando su una strada secondaria sulla destra e ritrovarci su via Cappuccini.

Proseguiamo in direzione Le Marane, a seguire Fonte d’Amore ed il nostro Tour della Majella occidentale può dirsi concluso.

Tra i circuiti disegnati da Cuore d’Abruzzo è sicuramente uno dei più suggestivi e belli che deve assolutamente essere percorso da chi intende cogliere l’essenza più profonda di questo angolo d’Abruzzo.

Traccia GPS del Tour su Koomot

https://www.komoot.it/tour/250850409/zoom

I sindaci, parola d’ordine: “Cooperare e fare Rete!”

“Credo molto nelle potenzialità del cicloturismo – afferma il sindaco di Pacentro Guido Angelilli – Pacentro è meta di ciclisti e cicloturisti anche se al momento non possiamo indicare numeri significativi che indicano un trend. L’unità del territorio è il Tema. Senza un politica che faccia rete con un comune capofila, che non può essere Pacentro per dimensioni e storia è difficile far decollare progettualità di questo tipo. Mancano innanzitutto i luoghi in cui i comuni possano riunirsi periodicamente per portare avanti una strategia comune ed efficace, che non può essere tale se portata avanti da un singolo Comune. Non possiamo limitarci alla realizzazioni di infrastrutture senza un adeguato lavoro di condivisione e coordinazione. Da questo punto di vista anche la Regione dovrebbe fare la propria parte, in termini di risorse, ma vedo che si va da tutt’altra parte”.

“Questa modalità di fare turismo che ben venga – commenta Giovanni Di Mascio, sindaco di Campo di Giove – può rappresentare uno straordinario momento di valorizzazione del territorio ma è necessario fare rete con gli altri comuni del territorio. In passato sotto il profilo culturale abbiamo dato vita al cartellone estivo comune in cui abbiamo operato insieme ai comuni vicini come Cansano e Sulmona, ma è rimasto un episodio sporadico. Dopo la pandemia il turismo si sta riprendendo nel segno di settori strategici come appunto il cicloturismo ma senza una reale cooperazione restiamo al punto di partenza, perché un comune da solo non può operare in maniera efficace”.

Il giovane sindaco di Cansano Luca Malvestuto lancia una proposta concreta nell’ottica di valorizzare il territorio e progetti come Cuore d’Abruzzo: “Come accade nelle regioni del nord Italia, più evolute dal punto di vista delle politiche del turismo, bisogna intensificare le corse dei pullman durante il periodo estivo che siano in grado di trasportare le biciclette così come appunto avviene in altre realtà. Questo piccolo ma importante step potrebbe già rappresentare un salto di qualità nell’offerta che il territorio propone”.

“Nello specifico di Cuore d’Abruzzo – prosegue Malvestuto – siamo ovviamente felici del progetto, dobbiamo fare Rete, in qualche modo già lo facciamo con i comuni limitrofi e con il Parco, nel prossimo futuro però intendiamo mettere in atto una serie di buone pratiche anche in termini di comunicazioni che ci permettano di farci conoscere soprattutto nelle regioni del nord del Paese, che ignorano le bellezze dei nostri luoghi di cui si innamorano una volta conosciute. Intendiamo inoltre non solo valorizzare il turista di passaggio ma offerte che permettono di restare due giorni in paese e scoprire con ebike e mountain bike i luoghi interni, fuori dall’asfalto, della nostra terra”.

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