Impasse in Comune: se ne va la segretaria alla vigilia del bilancio e nel cuore del Pnrr

La notizia è arrivata ieri sera con la Provincia di Pescara che non ha concesso l’autorizzazione allo scavalco e più in generale con la stessa segretaria che ambisce ad altri lidi. Così da lunedì la segretaria comunale Nunzia Buccilli non sarà più in forza al Comune di Sulmona dove era stata assunta dalla sindaca Casini nel 2018, ma da dove da quasi un anno si trovava a scavalco, ovvero per due giorni la settimana, divisa, appunto, con la Provincia di Pescara.

Un servizio a metà che certo non avrebbe potuto reggere al tempo, perché una città come Sulmona non può permettersi una segretaria part-time, tanto più se plenipotenziaria come la Buccilli che, con tanto di reprimenda dell’Anac, aveva assunto anche la guida di diversi settori, a partire dal Bilancio.

E proprio l’addio alla guida del settore Bilancio ora crea non pochi problemi all’amministrazione comunale che è alle prese con la costruzione del documento economico di programmazione.

La giunta Di Piero contava in una proroga di un paio di mesi proprio per superare lo scoglio del bilancio di previsione, ma così non è stato. Ed ora palazzo San Francesco si trova di fronte al doppio disagio della programmazione finanziaria, ma anche della ricerca, non semplice, di un nuovo segretario comunale (non va dimenticata la girandola dei segretari precedenti alla Buccilli).

Questa sera la giunta si è riunita per trovare una soluzione e soprattutto per studiare una strategia a breve e medio termine per uscire dall’impasse.

E’ probabile a questo punto che la “cassa” del Comune torni nelle mani della dirigente Filomena Sorrentino che, d’altronde, era stata vincitrice di concorso proprio per queste mansioni e ha ricoperto questo ruolo per anni, prima della riorganizzazione voluta dalla Casini.

Per avere un nuovo segretario ci vorranno settimane, se non mesi, e questo in un momento come questo, in cui la struttura dovrebbe essere tutta proiettata nel rispondere ai bandi del Pnrr. Un errore di calcolo grave quello dell’amministrazione Di Piero.