Imprese arriva il cash. I numeri della crisi in Centro Abruzzo

Sono quattrocento circa le domande di finanziamento richieste alla Bcc di Pratola Peligna in base al decreto Cura Italia, quello cioè che offre una garanzia statale per prestiti fino al 25% del fatturato e un massimo di 25mila euro. Di queste ne sono state evase finora circa 80 perché, spiega il direttore della banca Silvio Lancione in una videointervista al Germe, “è stato necessario da una parte mettere in piedi la struttura e dall’altra processare le pratiche che, per quanto semplici, hanno bisogno comunque di alcune verifiche”. A partire dalla prossima settimana, però, superato lo scoglio organizzativo, le richieste di finanziamento saranno erogate rapidamente, immettendo sul mercato quella liquidità necessaria al territorio per non soffocare. A queste misure si aggiungono quelle per le aziende più grandi e che prevedono la garanzia per la ristrutturazione del debito e la possibilità di spalmarlo su dieci anni.


Settecento, invece, le richieste di sospensione dei mutui, una parte dei quali, circa 230, “fuori busta” nel senso che le rate sono state sospese dalla Bcc oltre i requisiti previsti dal decreto legge, permettendo così ad una più vasta platea (che non ne avrebbe avuto diritto) di poter respirare per i prossimi sei mesi. Un’operazione i cui numeri sono destinati ad aumentare e che vale ad oggi circa il 35% del budget gestito dalla banca, ovvero circa 80 milioni di euro.
Gli istituti di credito giocheranno nei prossimi mesi un ruolo fondamentale per la tenuta di molte aziende e di conseguenza dei posti di lavoro, ma non tutti sopravviveranno alla crisi, anche perché, come spiega il direttore della Bcc, il credito non viene concesso a tutti indistintamente, ma solo a chi risponde a determinati requisiti, alcuni anche molto vincolanti.
Lancione però vede una luce: “La crisi colpirà duro, ma colpirà soprattutto le economie più dinamiche – spiega – nel Centro Abruzzo ne risentiremo di meno. Alcuni avranno bisogno del sostegno al reddito perché hanno poche possibilità di superare il momento, per altri, però, la crisi sarà anche un’opportunità. E bisogna essere ottimisti”.

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