In coma dopo essere caduto dall’impalcatura. Sopralluogo di Asl e carabinieri

Si sono aggravate notevolmente le condizioni dell’operaio quarantenne, straniero ma residente nel teramano, che nel pomeriggio di ieri è caduto da dodici metri d’altezza, mentre si trovava in un cantiere in via delle Metamorfosi, a Sulmona. L’uomo, di origine straniere, era stato trasportato immediatamente all’ospedale San Salvatore dell’Aquila grazie all’elisoccorso. Nel nosocomio aquilano, però, a causa del grave quadro clinico, l’operaio è entrato in coma e si trova al momento in terapia intensiva.

Da ricostruire il quadro della vicenda sul quale sono al lavoro le forze dell’ordine coadiuvate dalla Asl. In mattinata, infatti, è stato effettuato un sopralluogo assieme ai Carabinieri della Compagnia di Sulmona sul luogo della tragica caduta, un cantiere di una palazzina soggetta a lavori legati al Superbonus.

L’uomo, al momento dell’incidente, stava lavorando sopra un’impalcatura, in una zona isolata, e quindi lontano dagli altri due colleghi che si trovavano nei pressi del cantiere. Da quanto emerso dalle verifiche, l’operaio è caduto esternamente all’impalcatura e non internamente. Ora, però, bisogna capire come sia stato possibile, visto che dovrebbero essere presenti delle barriere protettive sul ponteggio. Sono state verificate anche le carte in merito all’azienda (di Penne) che sta effettuando i lavori dalle quali non sono emerse irregolarità.

2 Commenti su "In coma dopo essere caduto dall’impalcatura. Sopralluogo di Asl e carabinieri"

  1. Quando ci si fa male sul lavoro si hanno solo due possibilità, o l’azienda non ha messo in atto tutte le azioni volte alla sicurezza sul lavoro ai sensi dell’81/08 o irregolarità commesse dal lavoratore stesso sempre in materia di sicurezza. In tutto questo entra comunque in gioco il CSE. Vediamo cosa diranno le indagini.

  2. Molto strano che a seguito di un infortunio tanto grave il cantiere non sia stato posto sotto sequestro.

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