Se ne andava in giro per mezza Italia ad accompagnare un amico, così almeno ha detto alla polizia stradale di Castel di Sangro che l’altra notte lo ha fermato a bordo di un autocarro in compagnia dell’autista. Dalla Campania all’Umbria e ritorno passando per l’Abruzzo, incurante del divieto di spostamento se non per motivi di comprovata necessità e di lavoro. Di certo l’uomo, residente ad Alvignano in provincia di Caserta, non ha potuto giustificarsi dicendo di non conoscere la legge, semmai questa fosse una scusa: al momento di fornire i documenti, infatti, ha esibito un tesserino da agente di polizia municipale, quasi con la speranza di poterla fare franca.
E invece per lui è scattata una multa salata da 533 euro, che gli agenti della Polstrada gli hanno comminato per aver violato le disposizioni del decreto.
Nessuna violazione invece per l’amico autista che alla guida dell’autocarro era di ritorno da Perugia dove era andato a caricare un escavatore. Per lui le necessità di lavoro erano evidenti.
Un po’ meno per l’agente di polizia municipale che dovrebbe essere uno di quelli che i divieti dovrebbe farli rispettare e non violarli.
I due sono stati fermati l’altra notte poco prima dell’una nei pressi di Roccaraso.
Giusto. Solo un VIGILE URBANO poteva fare una cosa del genere. Un VERO Agente di POLIZIA LOCALE non l’avrebbe mai fatto. Mandatelo all’anagrafe
Non si tratta di un nostro agente, fate il nome nell’articolo. Almeno anche noi possiamo conoscere questo fantomatico vigile urbano.
Voglio comunicare che sono il Lgt. Bove Marco della Polizia Muicipale di Alvignano unico operatore. Dichiarando che il vigile menzionato nell’articolo non sono io. Pertanto si provvederà a procedere con specifiche indagini di competenza.
Gli si poteva fare l’articolo.82 cds per uso diverso visto che era un autocarro, con fermo amm/vo del veicolo.