Avevano 37anni Pasquale Colangelo e Pietro Angelone, entrambi minatori di Castelvecchio Subequo, quando nel maggio 1957 persero la vita durante i lavori della galleria “Spoleto”, nel tratto ferroviario Napoli-Piedimonte. Ieri l’amministrazione di Caiazzo, a distanza di 61 anni, ha voluto commemorarli intitolando loro il piazzale della stazione con una lapide a ricordo.
Tempi duri in cui buona parte dei lavoratori erano reduci di quella guerra che li aveva tenuti
Alla cerimonia hanno preso parte i familiari delle due vittime, allora padri di bambini piccoli cresciuti dalle moglie rimaste vedove, c’erano il sindaco di Castelvecchio, Pietro Salutari, e quello di Caiazzo, Tommaso Sgueglia; i rappresentanti della Prefettura di Caserta e dell’Ente Autonomo Volturno (EAV), gestore dei servizi ferroviari; c’erano tanti cittadini provenienti dalla Valle Subequana, con loro la corale Padre Mario, diretta da Riccardo Pezzopane, per espresso desiderio dei familiari delle vittime.
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