Inaugura il nuovo ospedale, ma resta chiuso al pubblico

Il nuovo ospedale di Sulmona sarà inaugurato entro fine ottobre, lo ha assicurato oggi l’assessore regionale alla Sanità Silvio Paolucci in un incontro alla presenza della sindaca Annamaria Casini, dell’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci, del direttore generale della Asl1 Rinaldo Tordera, del direttore sanitario Tonio Di Biase, dei dirigenti e funzionari del Comune e dei tecnici  dell’azienda sanitaria.

La cosa paradossale però è che dopo l’inaugurazione l’ospedale non sarà accessibile al pubblico, così come dichiara la sindaca Casini: “Successivamente, la Asl completerà l’iter procedurale per consentire, nei tempi più stretti possibili, l’apertura al pubblico. Il Comune sosterrà tutte le azioni necessarie per coordinare al meglio e favorire tutti gli atti di propria competenza, come è stato fatto finora, ed agevolare la fruibilità al più presto del nuovo ospedale per l’utenza”. Dopo l’inaugurazione infatti, servirà ancora del tempo – ancora non quantificabile, ma si parla di mesi – per ricevere tutte le autorizzazioni necessarie all’apertura.

Paolucci ha dato inoltre la sua disponibilità ad incontrare la prossima settimana i capigruppo per stilare un nuovo documento da sottoporre al Consiglio comunale col quale l’amministrazione ritorni sui suoi passi chiedendo non più l’ospedale di base, ma l’ospedale di primo livello.

Inoltre nell’incontro si è discusso anche del finanziamento ministeriale di 10 milioni di euro destinati a Sulmona, che permetterà l’avvio delle procedure di spesa per completare interventi come l’abbattimento dell’ala vecchia del nosocomio, lo spostamento della centrale elettrica, la realizzazione dell’area di elisoccorso e la riqualificazione funzionale dell’attuale ala nuova dell’ospedale.

“Nell’articolato complesso del nuovo presidio ospedaliero – dichiara infine l’assessore ai Lavori Pubblici Nicola Angelucci – anche la viabilità e i relativi parcheggi sono definiti ed in linea con quanto sottoscritto nell’accordo di programma tra Comune e Asl1, utilizzando il nuovo ingresso di via Montesanto e quello già esistente di viale Mazzini”. Proprio nei giorni scorsi era stato sollevato dal Germe il ritardo nei lavori per la costruzione della via d’accesso, l’assessore però rassicura che entro ottobre i nuovi ingressi saranno pronti.

”Chiaramente – conclude Angelucci – occorrerà rivalutare in un prossimo futuro la complessiva riorganizzazione del traffico, nell’ottica di uno sviluppo ulteriore che riguarda l’area adiacente riservata a servizi”, dovrà essere rivista infatti anche la viabilità relativa alle adiacenti “palazzine Rubeo” aggiustandone la via di accesso, anche se in questo caso si tratta di un privato e la risoluzione della vicenda sarà più lunga.

Savino Monterisi

1 Commento su "Inaugura il nuovo ospedale, ma resta chiuso al pubblico"

  1. il 14 luglio 2018 ho scritto: |
    “Paolucci sarebbe pronto a tornare in Valle Peligna a settembre per inaugurare il presidio ospedaliero sulmonese” “Questioni di cronoprogrammi sulla nuova struttura antisismica dopo la variante al progetto.”
    Solo qualche precisazione ed una domanda:
    1) nella delibera 1422/11.08.2017, del Direttore generale della ASL1, con cui si approvava l’ultima variante (conosciuta) in corso d’opera i lavori dovevano essere completati al 16 gennaio 2018;
    2) dal 16 gennaio 2018 ad oggi, sono stati certificati e pagati, fino al 12°S.A.L., lavori per circa 4.000.000 di euro (sembrerebbe oltre i termini del contratto e quindi in regime di penali per ritardi contrattuali);
    3) con delibera 1325 del 5 luglio 2018 il Direttore Generale della ASL1, ha “determinato a contrarre” per l’acquisizione di apparecchiature e attrezzature, mediante gara europea (art.60 e 95 D.lgs 50/2016) divisi in 4 lotti, per complessivi €1.690.000 a base d’asta, oltre IVA;
    4) quindi : i lavori sono ancora in corso (pare fuori termine di contratto) e stando a quanto scritto a pag.2 della Delibera 1325/2018 “I lavori di costruzione dell’edificio sono in fase conclusiva e nei prossimi mesi verrà riconsegnato il cantiere e, conseguentemente, potrà essere avviata la fase di collaudo delle opere e degli impianti la quale, prevista con un impegno temporale di circa sei mesi, presumibilmente, porterà alla riconsegna dei locali per l’utilizzo da parte della ASL entro la fine del corrente anno 2018”;

    Quindi, la domanda, come suol dirsi, nasce spontanea: l’assessore Paolucci, a settembre, cosa viene ad inaugurare???????
    OGGI veniamo a sapere che viene ad inaugurare la struttura vuota (muri-pavimenti,ecc.) senza nemmeno gli arredi; praticamente la solita “inaugurazione politica” nella falsa riga della “posa della prima pietra” che ha anticipato di parecchi mesi l’inizio dello scavo delle fondazioni.
    INOLTRE, c’è da aggiungere che le questioni da esaminare e risolvere sono almeno:
    a) la viabilità da via Montenero ch’è stato oggetto di accordo di programma, pubblicato anche sul BURA, è stata travisata e realizzata in maniera difforme dalle previsioni del PRG, tanto che, a mio parere, sarebbe necessaria una variante urbanistica (di competenza del Consiglio Comunale -con l’aria che tira…) che in sanatoria approvi quanto fatto;
    b) nella stessa variante si potrebbe-dovrebbe inserire il parcheggio nuovo realizzato (asfaltato pochi mesi fa) non previsto nel PRG; stessa attenzione si dovrebbe porre nella destinazione dei terreni acquisiti dal Comune per conto della ASL, che hanno mutato, nei fatti, di destinazione urbanistica;
    c) merita attenzione anche la viabilità oltre l’attuale recinzione dell’ospedale lato Sud, qui c’è una commistione di interessi pubblici-privati, a mio parere da definire in maniera netta: la via rurale comunale pre-esistente è in parte recintata da privati e in parte interrotta; esiste una delibera di Giunta Comunale con cui si formulavano delle indicazioni urbanistiche, ma poi sembra che in Consiglio non siano mai approdate. E’ tutto da definire ma intanto su suoli ASL-Comune pare che privati abbiano eseguito opere di urbanizzazione e che recinzioni siano in atto oltre i termini indicati nell’ordinanza ivi affissa a suo tempo.

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