Incendio a Raiano, fiamme divampate da un agricoltore. Duecento ettari di bosco in fumo

C’è l’errore umano dietro all’incendio che da questa mattina brucia il località De Contra, sul territorio comunale di Raiano. Le fiamme, che hanno già divorato oltre duecento ettari di area boschiva, sono divampate per mano di un agricoltore locale, intento nella potatura di alcune piante di ulivo. Dai quei rami bruciati dal sessantenne è scoppiato il rogo contro cui “combattono” i vigili del fuoco di Sulmona, assieme a decine di volontari della Protezione Civile.

E’ stato lo stesso agricoltore, identificato dai carabinieri forestali di Cansano, a dare l’allarme e chiedere l’intervento dei soccorsi, una volta aver visto la situazione sfuggire di mano. L’uomo è stato denunciato alla Procura della Repubblica di Sulmona e dovrà risponderà dell’accusa di incendio colposo. “Quando la situazione mi era sfuggita di mano ha spiegato agli inquirenti – ho immediatamente allertato i vigili del fuoco”.

Il bosco continua ad ardere, con colonne di fumo alte decine di metri visibili dal qualsiasi angolo della Valle Peligna. I vigili del fuoco di Sulmona, assieme ad altre due squadre, sono riusciti a domare le fiamme in alcune aree, procedendo alle prime operazioni di bonifica. Ma il lavoro per circoscrivere le fiamme, arrivate alle porte di Vittorito, è ancora molto. La Protezione Civile regionale ha messo a disposizione un elicottero Eriksson e un canadair, a cui nel pomeriggio se n’è aggiunto un secondo per circoscrivere il rogo che verrà monitorato per l’intera nottata di oggi.

“Stiamo seguendo l’evoluzione da questa mattina con la speranza che l’elicottero possa contenere le fiamme”, spiega il sindaco di Raiano, Marco Moca. “Ho effettuato un sopralluogo sul posto e mi sono relazionato con i tecnici per evitare lo sconfinamento delle fiamme nella pineta. Dalle prime stime sono almeno duecento gli ettari andati in fumo”, ribadisce il sindaco di Vittorito, Carmine Presutti.

Il comitato festeggiamenti San Pietro, in considerazione dell’incendio in corso e per ragioni di sicurezza e opportunità, ha comunicato che la festa di quartiere programmata per oggi è stata rinviata a data da destinarsi.

13 Commenti su "Incendio a Raiano, fiamme divampate da un agricoltore. Duecento ettari di bosco in fumo"

  1. L’esperienza avuta, ci fa capire come spesso questi incendi ricorrenti e che non risparmiano nessun angolo dei monti, sono puri atti di terrorismo atti a piegare le comunità locali ai desideri di taglia boschi e altri affaristi che sanno come specularci sopra, anche grazie a progetti e finanziamenti disponibili vari. Altro che incendi naturali, cambiamenti climatici e chi piu ne ha piu ne metta…

  2. Io penso che sia stato qualche intelliggentone che per pulire dalle erbacce il suo campo abbia utilizzato il fuoco…

  3. Statevi a casa vecchi, godetevi la pensione e fatevi le birre al bar mentre giocate a briscola invece di fare sto disastri

  4. Questo tanto vecchio nn mi sembra e una abitudine contadina purtroppo di bruciare rami e stoppie nei campi senza le necessarie precauzioni e rispetto di determinati periodi per farlo esiste un ordinanza regionale che vieta l accensione dei fuochi dal 15.6 al 15.10 forse nn tutti lo sanno

  5. Fosse per me gli farei pagare fino all’ultimo filo d’erba andato in fumo.

  6. Nghe stu call che sta a fa, se mette a brucia’ i ram?
    Ringhiudetulo e ittet la chiav. Ma che caxx i dic la cocc…

  7. Lo sanno, che non possono accendere fuochi e bruciare tutto sempre. Non possono non saperlo. Piuttosto magari se ne fregano perché in campagna ognuno fa come gli pare. C’è una manica di gente che abusa delle libertà purtroppo, e che per fattezza d’intelletto non può riuscire bene neanche a zappare la terra. Magari questi saranno pure una minoranza, ma sempre troppi ne sono in giro, altro che tutti custodi del territorio e delle tradizioni. Dopo le feste con fuochi anche incendi di festività, anche i contadini. Non ci facciamo mai mancare nulla.

  8. Ha fatto una cazzata colossale. Non è un delinquente.

    • Chi maneggia il fuoco, soprattutto quando non dovrebbe, maneggia una arma pericolosissima che puo fare danni. Quindi la persona in questione non commette semplicemente un errore: si assume una responsabilità grave già al momento che decide di accendere il fuoco. Non può cavarsela con una pacca sulla spalla o con un ‘poverino’. Se è così imbecille, incapace, irresponsabile è pericoloso per la società, dev’essere messo nelle condizioni di non nuocere. Perché chi agisce in questo modo rappresenta un rischio evidente, come visto, ovunque vada, qualsiasi cosa faccia o amministri, qualunque decisione prenda.

  9. Io con il mio diesel euro 5 ad ottobre non posso quasi circolare più poi sti fenomeni accendono fuochi per bruciare le sterpaglie.mi toglierò la macchina euro 5 e comprerò un euro 0!

  10. Questo agricoltore è proprio un deficiente, col fuoco 🔥 non si scherza. L’ignoranza è una brutta bestia!

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