Incendio in discarica: dalle telecamere le immagini dei “piromani”

Spunta un’auto dalle telecamere di sorveglianza del Cogesa, un’auto che la notte tra mercoledì e giovedì scorsi è arrivata a fari accesi nei pressi della discarica. Un’auto dalla quale sono scesi una o più persone (questo non si capisce) che hanno scavalcato la recinzione, hanno dato fuoco alla discarica e atteso che le fiamme fossero vive. Per poi rimettersi in auto e fuggire.

Le immagini non dicono molto di più, perché sono quelle di una videocamera piazzata sull’impianto di Tmb di Cogesa che si trova ad una distanza eccessiva per restituire, al momento, volti, targhe e persino il modello dell’auto.

Che però dà una certezza, o la conferma di un’ipotesi molto accreditata: l’incendio dell’altra notte a Noce Mattei è stato doloso, programmato, intenzionale e mirato.

Il caso, o forse non è un caso, ha dato poi una mano ai “piromani”, che forse non sono solo piromani: le due telecamere a guardia della discarica, che già esistono, infatti, quella notte erano fuori uso. Qualche giorno prima, infatti, c’era stato uno sbalzo di tensione che aveva fatto scattare il salvavita e il quadro elettrico non era stato più riarmato.

Le telecamere erano insomma cieche ed erano le uniche che quella notte avrebbero potuto riprendere con chiarezza i responsabili dell’atto incendiario.

Restano così, anche e soprattutto, gli interrogativi sul chi e sul perché abbia compiuto un gesto di questa portata, che solo l’intervento tempestivo e in forze dei vigili del fuoco non ha trasformato in una catastrofe ambientale. Fermo restando che diverse tonnellate di rifiuti indifferenziati sono andati a fuoco, producendo veleni e diossina.

Restano, con gli interrogativi, i timori che questo possa essere l’inizio di un’azione intimidatoria, alla vigilia, domani, del via libera da parte del consiglio comunale di Sulmona al Paur, il piano di investimenti di Cogesa che prevede la realizzazione di un impianto Css, l’ampliamento della stessa discarica, il revamping delle linee di carta e plastica.

Gli interessi e le strade percorribili sono tante: un gesto di protesta (per quanto folle e dannoso), oppure l’appetito della criminalità per un business milionario e per la gestione di un servizio su cui il Ddl Concorrenza ha aperto le porte ai privati. Con una società di gestione che certo non si trova in buone acque dal punto di vista finanziario e a cui, chissà, qualcuno forse vuole dare una spallata.

Mercoledì prossimo si riunirà il comitato del controllo analogo, come era già in programma. Ma di certo quello che è accaduto la notte tra mercoledì e giovedì notte, stravolge l’ordine del giorno e delle priorità.

La risposta della giustizia, semmai arriverà, non basta e non basterà.

12 Commenti su "Incendio in discarica: dalle telecamere le immagini dei “piromani”"

  1. Intanto si potrebbe cominciare individuando chi è a capo delle negligenza in materia di sorveglianza. E poi si va avanti.
    Cmq non ci sono parole.

  2. vanno rimossi in dirigenti tecnici, l società deve ripartire d zero con nuova idea di gestione. tornare ad essere di dimensione piccola e gestibile, ridurre il volume di materiale trattato. tanto in perdita economica ci va comunque ma almeno non abbiamo la monnezza degli altri nella valle. l’incendio ci fa capire che tutti respiriamo la stessa aria.

  3. segnalo alla redazione che la mail inserita era errata ed è apparsa la foto di altro utente per errore. pardon

  4. Salame….hahahaaaaa
    Metti la vera mail se hai le biglie

  5. Salame….hahahaaaaa
    Metti la vera mail se hai le biglie

  6. No comment, interruttore aperto e non riarmato. Non si può sentire. Chi è il responsabile della vigilanza

  7. Intenzionale il corto circuito?? colpisce solo l’impianto di due Telecamere??? per volontà o dimenticanza non é stato riarmato l’interruttore delle telecamere che inquadravano la zona interessata dall’incendio …..

  8. marcante per romito | 24 Luglio 2022 at 11:47 | Rispondi

    romito salame sei tu, che cavolo centrano le biglie. la mail l’ho messa ed è pure vera, quindi occhio ad offendere che ne paghi le conseguenze.

  9. … qui si cominciano ad avvertire delle bruttissime sensazioni… questi sono chiarissimi segni di intimidazioni malavitose… e sorge spontaneo domandarsi che: “ il delitto l’ha commesso colui al quale esso giova”:
    “ Cui prodest scelus, is fecit “ ( Seneca )…

  10. GrilloParlante | 24 Luglio 2022 at 21:39 | Rispondi

    Casualmente hanno agito proprio quando le telecamere erano fuori uso, ma che fortunati!
    A pensar male si fa’ peccato ma qui gatta ci cova

  11. Non ci facciamo mancare niente a Sulmona, sempre notizie positive…

  12. All’italiana. Tutti sanno e nessuno fa niente. E questo sarebbero atti sovversivi? I cittadini vivono la propria esistenza adeguandosi. Gli enti preposti sogghignano. Le istituzioni divagano. E il Cogesa? Sguazza…

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