Incendio Morrone, Pd alla Procura: “Riaprire le indagini”

Riaprire le indagini dell’incendio sul Morrone. Il circolo del partito democratico di Sulmona, il Pd provinciale e quello regionale “chiedono che la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Sulmona direttamente o unitamente alla Direzione Distrettuale Antimafia di L’Aquila, riapra le indagini e faccia piena luce su quanto accaduto in quella estate che ha trasformato in cenere un patrimonio inestimabile forse per mano delle mafie infiltratesi nella nostra provincia”. La nota è della presidente del Circolo Pd Sulmona e responsabile forum Pd Abruzzo contro le mafie Teresa Nannarone.

La Nannarone parte dall’articolo di wordnews.it a firma di Alessio Di Florio in cui sono riportate le dichiarazioni della professoressa Calandra sull’incendio del Morrone. “In particolare la natura dolosa dell’incendio, la correlazione con l’altro importante incendio estivo ovvero quello di Campo Imperatore e il probabile disegno della criminalità organizzata dietro a tali avvenimenti” scrive Nannarone .

In particolare Calandra dichiara “Sinceramente non riesco a credere più negli incidenti, non ho ovviamente elementi precisi su quanto accaduto però posso riportare che durante alcune interviste quanto accaduto a Campo Imperatore fu messo in relazione con l’altro incendio sul Monte Morrone che è fuori da ogni ragionevole dubbio possa essere stato un incidente. Nei mesi precedenti registrammo un’intervista all’interno del Gran Sasso-Monti della Laga che non esito a definire veramente inquietante: una persona ci disse – riferendosi ai pascoli che secondo lui dovevano darglieli e che poteva pagarli – vedrete l’inferno che scoppierà quest’estate. Durante le interviste dell’estate 2018 diversi intervistati misero in relazione i due incendi, quali siano queste relazioni, chi e come può averne tratto beneficio ovviamente non possiamo saperlo”.

Una ipotesi denunciata, ai tempi, dal Comitato spontaneo “Giustizia per il Morrone”. “Purtroppo ad oggi non si hanno notizie circa le indagini e dato il lasso tempo trascorso è ragionevole sostenere che siano state archiviate – prosegue Nannarone -. Dal canto nostro attiveremo i parlamentari presenti nella commissione antimafia affinché non cada il silenzio tanto sulla questione degli incendi quanto su quella più che mai attuale della cd ‘mafia dei pascoli'”.

6 Commenti su "Incendio Morrone, Pd alla Procura: “Riaprire le indagini”"

  1. Chi ha messo fuoco al Morrone conosceva la montagna a memoria. Ergo è di qua, come la mafia!

  2. Parole inaudite di assoluta fantasia. Ancora “Mafia dei Pascoli”
    Per mafia dei Pascoli nei nostri comuni si può intendere, io almeno lo ricordo appena, famiglie di mafiosi residuali del periodo delle Bande Giuliano, che sono arrivati dalla Sicilia in soggiorno obbligato ,in treno, e con dietro vagoni bestiame carichi di pecore di loro proprietà. Poi chiaramente pascolavano un po’ dappertutto non avendo pascoli aziendali loro propri. E come narratomi , da mio padre, li aiutava cedendogli a titolo gratuito i propri pascoli e la propria erba per l’inverno. MAFIA SIGNIFICA PREPOTENZA, nel senso che il contadino semina i propri campi, poi arriva o& incurante prepotente con gli armenti che ce li pascola per ingrassare i propri animali lasciando a digiuno Il contadino e la sua famiglia.In questo caso non si tratta assolutamente di mafia, ma di probabili giochi di carte e truffe finanziarie facendo risultare sui documenti cose che non sono per ottenere indebiti finanziamenti europei.Il PD non considera, che la provenienza sociale dei sindaci e degli amministratori nelle nostre zone e& di povera e bisognosa estrazione, di impiegatozzi statali pensionati precari eccetera, che pur di ottenere una qualche ulteriore entrata per compensare il basso reddito,oltre ai sussidi da amministratore, si affittano con impropabili bandì anche i pascoli con la speranza di ritorno di una qualche regalia.Perche’ per tradizione i pascoli si concedono con LA DOGANELLA,nel senso che per ogni comune, oltre ai residenti che ci sono, fai domanda e se c’e’ spazio in montagna arrivi, paghi la fida per il numero di capi che ti contano,e pascoli.E’ talmente semplice che è sempre stato così dalla notte dei tempi.

  3. Publio Vettio Scatone | 24 Aprile 2020 at 23:31 | Rispondi

    Ma questi del PD non si vergognano?
    Prima hanno distrutto la “FORESTALE”, che seppur carente di personale,
    mezzi e dotazioni, assicurava il controllo e la sorveglianza delle superfici boschive più a rischio dagli incendi boschivi, poi si preoccupa della chiusura delle indagini sull’incendio del monte Morrone paventando “ forse per mano delle mafie infiltratesi nella nostra provincia”.
    E chi le ha fatte entrare le mafie affittandogli i pascoli montani?
    Chi pur governando la Regione, non ha emanato nessun provvedimento per contrastare e fermare queste infiltrazioni?
    Non si vergognano…ma parlano, parlano, parlano.
    E finitela…che tutti ormai abbiamo capito.
    P.S.
    Caro Nock, una volta era così…ora girano decine di migliaia di euro sopra il banco…e altre decine sotto.

  4. È palese,visto che scrivete articoli in en continuazione sul PD è questa signora, ora basta!!!! siete amici?

    • scusi signora Carla potrebbe esprimere in italiano il concetto?

    • Carla non è che siano amici, è che sono zone scalognate dove tutti ci condividono dibattimento di uguale scarsa fortuna, talché ci accade un fenomeno di selezione sociale che mi ha fatto incuriosire ad osservare e studiare per anni. Cioè sembra che le persone più belle e capaci mentalmente se ne vadano in aree e metropoli più ricche a vivere e rapportarsi tra di loro.In queste oscure zone marginali invece non solo ci restano i più sfortunati ma vi ci tornano a vivere respinti i deboli ed i falliti che erano partiti, poi ci si aggiunge a questo anche lo Stato con i suoi trasferimenti seleziona al suo interno, scaricando in questi posti secondari , varie persone con problematiche con stesso livello. Quindi in questi ambienti così costitruiti , e per causa dei terribile decadenza delle strutture pubbliche, osserviamo, meste e compassionevoli situazioni , con avvocati e giudici somiglianti tra di loro e ristretti in un livello da una legge di natura e tutti esteticamente socialmente ed economicamente in mesta sofferenza (specialmente con l’altro sesso e dai tempi del liceo), con gli avvocati che oltre a darsi in politica,generano tutti fantastiche denunzie penali in modo da fare aprire , provvedimenti come cottimi che poi loro assumono in combutta con i magistrati , su eventi soltanto verosimili in modo che il giudice può spendere in perizie affidamenti diretti consulenze per fare cause dove poi gli avvocati ci ottengono anche scarso ,lucro in grame parcelle per vivere ed apparire mentre. Mentte i giornalisti vi trovano anche loro interesse poiché possono scrivere di cronaca, reale o fantastica che sia ,e guadagnare qualcosa da vivere in questo triste mondo..Ho notato che diverse avvocatesse di ricca apparenza ( non la Nannarone)del Foro di Sulmona,non vanno a fare la spesa nei discount in città,ma si spostano in negozi della stessa catena nei paesi distanti almeno 15 km dove sono meno riconosciute.

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