Indignazione aquilana e tensione sulmonese. Il derby fuori dal campo

Si può e si deve partire dalla cornice di pubblico, che mancava allo stadio da nove anni, quando a calcare il manto (allora erboso e non sintetico) del Pallozzi fu l’Ancona. Oltre mille tagliandi staccati anche in quell’occasione. Erano altri tempi, e soprattutto era la Serie D, massima divisione della Lega Nazionale Dilettanti. Ecco perché l’affluenza raggiunta sugli spalti, con 1.200 paganti accorsi per seguire il Derby Ovidiana Sulmona-L’Aquila, assume ancor più prestigio, visto che si parla del campionato d’Eccellenza. Merito anche di una società che ha saputo far presa e ridare nuovo entusiasmo alla piazza dopo anni bui.

Il risultato, in campo, è tanto netto quanto incontrovertibile. Cinque a zero per i rossoblù. Prova di forza maestosa che lascia poco spazio ad analisi. Ecco perché, ciò che è accaduto fuori dal terreno di gioco assume ancor più rilevanza.

A squadre ancora nel tunnel che conduce sul rettangolo verde, spunta dal settore ospiti un doppio striscione. “11-10-2022 << Condotta incauta quella di trattenersi a dormire >>. Vergogna”. Un grido di sdegno e protesta, lanciato dai tifosi aquilani, contro la sentenza choc del Tribunale dell’Aquila, che ha riconosciuto un concorso di colpa del 30% alle 24 vittime del crollo della palazzina di via Campo di Fossa, durante il sisma del 6 aprile 2009. E nel dolore non c’è campanile che tenga, come hanno dimostrato gli applausi scroscianti arrivati dalla tribuna di fede biancorossa.

Una protesta che, poi, è arrivata fino al centro del campo per mano dei calciatori dell’Aquila, che prima del fischio d’inizio hanno indossato delle magliette con scritto “I morti non meritano percentuali”. Una decisione che potrebbe portare anche a conseguenze sul piano disciplinare (nessuna sanzione a livello di punti in classifica) dato che la Lega non aveva autorizzato la richiesta avanzata dalla società aquilana di poter indossare tali maglie prima dell’avvio della gara.

All’indignazione dell’Aquila Calcio nel prepartita fa seguito la tensione sulmonese dopo il triplice fischio. Un paio di tifosi ovidiani, infatti, hanno apertamente contestato la squadra al termine della gara, con un botta e risposta acceso contro il portiere Fanti, il quale non si è tirato indietro da un confronto acceso. “Vi siete presi cinque reti nel derby. Vi dovete vergognare”, sono le parole piovute dagli spalti, condite con qualche esclamazione sopra le righe. “Siamo terzi in classifica”, ha replicato Fanti, in tono acceso mentre veniva bloccato, e condotto negli spogliatoi per evitare una escalation di tensione.

Battibecco che avrebbe potuto proseguire anche ai piedi dell’ingresso del Pallozzi, ma evitato solamente grazie al pronto intervento delle forze dell’ordine e dei presenti.

A distanza di trent’anni dall’ultimo Sulmona-L’Aquila (nel 2009 fu assegnato il 3-0 a tavolino, poiché la gara si sarebbe dovuta disputare la settimana dopo il sisma) sarebbe stato bello, come gesto, vedere due delegazioni (composte da istituzioni cittadine o vertici societari) rendere omaggio alla lapide dei quattro supporter dell’Aquila tragicamente scomparsi a Sulmona nel giugno del 1979. Maurizio Climastone, Paolo Centi, Carlo Dionisi e Carlo Risdonne, in pullman per seguire la squadra a Cassino, nello spareggio promozione contro l’Avigliano, persero la vita sporgendosi dal finestrino del mezzo all’altezza dell’acquedotto di piazza Garibaldi. Una fatalità che gli ultras biancorossi e rossoblù ricordano ogni 3 giugno, visitando la targa all’ingresso del plateatico sulmonese.

3 Commenti su "Indignazione aquilana e tensione sulmonese. Il derby fuori dal campo"

  1. A prescindere che e’ uno sport !
    La tifoseria sti più rilassata e’ sempre uno sport
    Se la gente mettesse la stessa rabbia nel criticare i politici che li prendono in giro sarebbe un mondo migliore !
    Penso che il calcio in Italia ormai sia fallimentare sotto tutti i punti di vista specie quello educativo !
    Comunque sia…..a di la del risultato bravissimi tutti quelli del sulmona calcio ed il presidente !
    Un consiglio :
    Tenete fuori chi cerca visibilità politica affiancandosi a voi ….tenete sempre fuori la politica dallo sport !
    A buon intenditore poche parole

  2. Catone il censore | 17 Ottobre 2022 at 19:22 | Rispondi

    Ma questi sbruffoni che vanno allo stadio a fare i violenti.i capi ultras..che fanno nella vita? Per cosa hanno lottato o lottano? Cosa danno all’umanità oltre il loro alito vinoso e alcolemico, le loro panze, le loro ridicole acconciature.
    Volete fare i duri ? Andate in Ucraina.

  3. Ma lasciate perde…non e’ il caso

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