Inerzia del Comune, illegittimo il licenziamento del “furbetto del cartellino”

La giudice Alessandra De Marco del Tribunale di Sulmona ha dichiarato illegittimo il licenziamento dell’ex dipendente comunale Stefano Pezzella, coinvolto nella cosiddetta inchiesta dei “furbetti del cartellino”. Inoltre il Comune di Sulmona dovrà corrispondere a Pezzella, difeso dall’avvocato Alberto Paolini, a titolo di risarcimento del danno, un’indennità commisurata all’ultima retribuzione calcolata dal giorno del licenziamento sino a quello del collocamento in quiescenza del lavoratore, oltre agli interessi legali sui singoli crediti dalla maturazione sino al saldo, nonché al versamento dei contributi assistenziali e previdenziali dal giorno del licenziamento a quello di effettiva reintegra. Il Comune di Sulmona è stato infine condannato a pagare le spese del giudizio, liquidate in 4.500 euro.

In particolare il giudice ha ravvisato che il Comune nel momento in cui si era attivato per “l’irrogazione della sanzione disciplinare, era decaduto dal relativo potere, essendo decorso il termine perentorio per l’avvio del procedimento disciplinare”. In altre parole a palazzo San Francesco si sono fatti sonni profondi, facendo trascorrere, e di molto, i termini di legge per attivare l’azione disciplinare.

Fermo restando che i fatti risalgono al 2016 e che ne parlò la stampa di tutta Italia, infatti, la data dirimente per la giudice è quella del 18 maggio del 2017, quando cioè l’allora responsabile dell’Ufficio procedimenti disciplinari, Sylvia Kranz, profumatamente pagata dai contribuenti sulmonesi, fece formale richiesta di acquisizione del fascicolo che era stato aperto dalla procura della Repubblica di Sulmona. Fascicolo rimasto nella stanza del procuratore Iafolla fino al novembre del 2018, ovvero fino a quando proprio un nostro articolo denunciò come le carte dei furbetti nessuno le aveva ritirate da palazzo Capograssi.

L’azione disciplinare attivata quindi dalla segretaria Nunzia Buccilli solo il 28 dicembre del 2018 e non entro 40 giorni dall’acquisizione della notizia di infedeltà come prevede la legge, è stata, secondo il tribunale, tardiva e pertanto il licenziamento va annullato.

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8 Commenti su "Inerzia del Comune, illegittimo il licenziamento del “furbetto del cartellino”"

  1. Bingo 🇮🇹🇮🇹🇮🇹

  2. Ma in che paese di merda viviamo?

  3. Ma ora paga la segretaria..????🤔😳👋

  4. Che comune che amministrazione che campioni che professionalità che c……………………………i di nome e di fatto.

  5. Un altro giorno in meno all’alba

  6. della serie … siete su scherzi a parte??? invece no è tutto vero! che vergogna! oltre il danno la beffa. senza parole!

  7. E’ tutto terribilmente facile da destare sospetti nella collettività intera. La Kranz che fa formale richiesta di acquisizione del fascicolo che rimane “guarda caso” nella stanza del Procuratore sino a Novembre 2018 oltre i termini per attivare l’azione disciplinare. Scusate ma veramente volete prenderci per il c..o? E poi parliamo di infiltrazioni mafiose e azioni contro la criminalità. Scusate ma questa storia a che categoria appartiene? E la Corte dei Conti?

  8. Si può fare | 1 Aprile 2021 at 14:23 | Rispondi

    E la corte dei conti? Semplice, visto che l’opposizione si straccia sempre le vesti..dia un forte segnale..presenti formale esposto alla corte dei conti e lo pubblichi tramite i vari siti on Line, per mostrare che l’abbia fatto veramente.. invece di blaterare come ha fatto fino ad oggi..

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