Infermieri, cardiologi e oss: nell’ospedale manca più della metà del personale

La mancanza di personale continua ad essere fra le maggiori criticità della sanità peligna. Nell’ospedale di Sulmona infatti, su una dotazione organica di 19 infermieri turnisti sono rimasti in servizio soltanto in 7 unità a causa di numerosi contagi. Di 10 cardiologi sono rimasti in servizio in 6 unità sempre a causa dei contagi, mentre di 5 oss né è rimasta in servizio soltanto una. Al pronto soccorso di Sulmona un solo medico oltre al proprio servizio deve occuparsi dei 7 degenti presenti nell’area grigia e 11 nella zona pre-triage. La situazione è aggravata dal fatto che anche il responsabile facente funzioni è in infortunio con conseguente ripercussione sulla gestione dell’unità operativa.

A denunciare la situazione sono il segretario territoriale della Uil Fpl Marcello Ferretti e il responsabile territoriale Uil Medici Mauro Gabrielli che lanciano un vero e proprio grido di allarme per la gravissima carenza di organico che investe l’ospedale dell’Annunziata. “Nelle ultime ore la situazione sta assumendo una connotazione talmente drammatica da mettere a repentaglio la sicurezza degli operatori e l’assistenza erogata ai cittadini – raccontano i due sindacalisti Uil -. Nella Cardiologia Utic di Sulmona a seguito di numerosi contagi che hanno interessato il personale sanitario è a rischio la turnazione nelle 24 ore”.

“Chiediamo alla Direzione Generale interventi urgenti straordinari al fine di garantire la sicurezza degli operatori – dichiarano Ferretti e Gabrielli -, che stanno lavorando in condizione di forte stress psicofisico, per assicurare un adeguato servizio ai cittadini. La situazione è sfuggita di mano e non possiamo continuare a pensare che il personale sanitario ridotto allo stremo possa continuare a sopperire alle numerose criticità presentì. L’attività ordinaria chirurgica è bloccata a causa della trasformazione della Rianimazione in terapia intensiva Covid che determina il trasferimento dei pazienti non Covid verso altri presidi Ospedalieri. Quello che avevamo rappresentato e preannunciato nei giorni scorsi come criticità oggi sono divenute emergenze che richiedono interventi straordinari immediati al fine di garantire un adeguata assistenza ai cittadini”.

Va aggiunto inoltre che nei giorni scorsi, durante la sua visita nell’ospedale di Sulmona, il governatore Marsilio aveva annunciato fra le altre cose l’assunzione di personale, notizia bollata come fake news dalla Cgil.

E sempre sul tema del personale interviene anche la Cgil che dichiara: “La sanità del nostro territorio è ormai al collasso, le lavoratrici e i lavoratori si trovano, stremati, a dover fronteggiare delle situazioni sempre più critiche e, se non si riuscirà a programmare una dettagliata pianificazione del sistema che permetta di poter salvaguardare la salute e il lavoro di tutti, non si può di certo escludere che, la grave circostanza che ha colpito l’U.O.di Cardiologia/UTIC, si ripeta, in un futuro non molto lontano, in un qualsiasi altro servizio, con conseguenze che non vogliamo nemmeno immaginare. Alla luce di quanto esposto, si chiede che vengano immediatamente poste in essere tutte le azioni utili per poter ripristinare il fabbisogno di personale necessario a poter garantire le attività nel suddetto reparto, così come in ogni altro servizio, a garanzia dei LEA e nel rispetto delle vigenti normative contrattuali e legislative in tema di orario di lavoro. Sottolineando l’urgenza delle azioni da intraprendere in merito e restando in attesa di rapidi aggiornamenti al riguardo, si porgono cordiali saluti”.

Savino Monterisi

1 Commento su "Infermieri, cardiologi e oss: nell’ospedale manca più della metà del personale"

  1. Meno male che c’è il Manager Testa altrimenti sai che fine.

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