Innevamento artificiale, Parco Majella: “Sterili, strumentali e infondate polemiche”

(foto Abruzzo è Appennino)

Il progetto dell’innevamento artificiale al bosco di Sant’Antonio è solo in una fase di dialogo. Si difende il Parco Nazionale della Majella che in una nota prende ufficialmente posizione senza negare, a chi ha montato “sterili, strumentali e infondate polemiche”, una frecciatina. “Sarà forse la forma ‘dialogativa’ che ha spiazzato e disorientato qualcuno che, non abituato a contesti di confronto, ha vaneggiato!- dichiarano dall’Ente che ricorda- il confronto aperto richiede volontà di ascolto e comprensione, termini mai esistiti nel vocabolario del Parco edizione ‘1995-2011’ e per fortuna iniziati ad entrare nel linguaggio comune grazie all’opera di percussione fatta da Franco Iezzi, nel suo periodo di commissariamento e presidenza”. L’eterno dilemma tra Parco e comunità troverebbe, così, una via d’uscita in una maggiore apertura verso i sindaci, perno del rapporto, con un “piano e regolamento” ed una normativa nazionale da osservare a garanzia del “dialogo e non più sulla rigida osservanza di posizioni perlopiù ideologiche”.

Si riaggancia, dunque, a questo la difesa dell’ente, o quantomeno ad un ascolto che pare essere solo all’inizio, nello specifico, con l’amministrazione di Pescocostanzo, circa l’idea d’innevamento artificiale venuta fuori durante un convegno di “Majella, l’altra neve”, organizzato dall’ente stesso il fine settimana scorso. “Il Parco ha ascoltato, pare che tale posizione sia inaccettabile per qualcuno. L’identificazione di costoro e la loro storia, ormai passata, consente di capire le ragioni di tanto livore!”. Un’idea in fase embrionale, dunque, per ora ferma ad un semplice confronto. “Base” per la costruzione di un rapporto con i paesi parte dell’area e in attesa che un nuovo presidente (chissà quando arriverà) “garantisca un rapporto alla pari”, il tutto “nei limiti imposti dalla norma vigente” che restituirebbe ai sindaci “un ruolo ‘dignitoso’ per esprimere gli interessi delle comunità che popolano il territorio del Parco ed il nuovo assetto rende più fluido il dialogo tra Parco Ente e Parco Comunità, fino a qualche anno fa, praticamente inesistente”.

D’altronde, si sottolinea ancora nella nota, “L’Altra neve” rappresenta “un percorso di promozione e sensibilizzazione affinché la montagna d’inverno possa essere goduta in modo diverso dall’emozione offerta dai comprensori sciistici strutturati con gli impianti di risalita”.

Sul progetto erano insorte, nei giorni scorsi, diverse associazioni ambientaliste tra le quali anche Orsa Pro Natura evidenziando le incongruenze circa il lancio dell’idea progettuale. In pratica il sindaco parla di intervento concertato con Parco e Regione (i fondi dai quali attingere potrebbero trovarsi nel masterplan Abruzzo), dichiarazione smentita successivamente dal direttore dell’ente.

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