Interventi nelle Sorgenti del Pescara, i comitati insistono: “Fatti gravissimi contro patrimonio unico”

Una vera e propria strage verde, a detta degli ambientalisti, sarebbe avvenuta nella Riserva delle Sorgenti del Pescara, a Popoli, con decine e decine di alberi potati, o peggio completamente tagliati. Già la scorsa settimana i comitati per l’ambiente avevano lanciato l’allarme di interventi all’interno della riserva in pieno periodo riproduttivo per la fauna ornitologica. A poco più di sette giorni da quel grido di aiuto, ecco dentro la riserva spuntano querce, ginepri, salici, pioppi e altri alberi di grandi dimensioni completamente tagliati.

Gli interventi sono stati effettuati dal Comune di Popoli, vista la necessità di riaprire con un finanziamento regionale il sentiero Canapine chiuso da anni per la presenza di alberi pericolanti al fine di ospitare scolaresche e turisti. Ciò che lamentano gli ambientalisti è la mancata pubblicazione di uno studio per la Valutazione di Incidenza Ambientale degli interventi, necessario quando si opera in un Sito di Interesse Comunitario come, appunto, la Riserva.

“Nelle riserve regionali stanno accadendo fatti sempre più gravi – pensiamo al Borsacchio, alla Marina di Vasto – ma questo supera ogni immaginazione. L’ufficio parchi della Regione Abruzzo deve intervenire duramente, un patrimonio unico non può essere trattato in questo modo”. Si espongono così le associazioni Salviamo l’Orso, Lega Italiana Protezione Uccelli e Stazione Ornitologica Abruzzese sulle dopo un sopralluogo avvenuto lo scorso 10 giugno.

“Purtroppo nella Riserva delle Sorgenti del Pescara negli ultimi mesi si sono susseguite vicende
assolutamente gravi – proseguono gli ambientalisti – come l’assalto di Pasquetta oppure l’occupazione non regolare delle sponde dell’area di protezione esterna per la canoistica, un’attività che era stata addirittura magnificata dalla direttrice della Riserva Pierlisa Di Felice che evidentemente non si era accorta delle criticità autorizzative. La dirigente si era anche piccata per la diffusione delle inequivocabili foto di Pasquetta tanto da fare un comunicato di autodifesa del tutto fuori luogo visto che poco dopo la Giunta Comunale ha varato il numero chiuso nei giorni di principale afflusso come da noi richiesto. Oltre che in questa riserva nelle ultime settimane sono venuti al pettine numerose problematiche anche in altre aree protette regionali, dal Borsacchio a Roseto a Marina di Vasto. Chiediamo alla Regione Abruzzo e in particolare al dirigente Sabatino Belmaggio e alla funzionaria Serena Ciabò un intervento immediato per valutare fatti che reputiamo assai gravi perché si rischia di svilire un patrimonio unico”.

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