Investe con l’auto il rivale in amore, condannato

La lite la aveva risolta a modo suo, piuttosto brusco a dire il vero. Così dopo essere stato aggredito dal suo rivale in amore nell’auto, Stefano Di Vito, trentatreenne di Alfedena, aveva messo sotto con la stessa auto l’aggressore, procurandogli fratture ai piedi e alle costole per quaranta giorni di prognosi e un danno biologico permanente del 5%.

I fatti risalgono al 25 aprile del 2019, quando a Scontrone, paese di residenza della parte offesa, i due ebbero davanti ad un locale una lite per una ragazza. Di Vito venne aggredito una prima volta mentre era nell’auto e, intenzionalmente, hanno raccontato alcuni testimoni, aveva fatto retromarcia per poi puntare contro l’aggressore come per metterlo sotto, fermandosi a pochi centimetri.

Ne era scaturita un’altra lite, con lo stesso copione: il giovane di Scontrone, però, questa volta non aveva fatto in tempo a divincolarsi ed era finito sotto le ruote dell’Audi A2 guidata da Stefano Di Vito che, subito dopo l’investimento, si era dato alla fuga, tra l’altro con a bordo una bambina, figlia di una sua amica.

Oggi la vicenda è finita davanti al giudice del tribunale di Sulmona Francesca Pinacchio che ha condannato alla pena di tre anni e due mesi Stefano Di Vito, a carico del quale erano contestati i reati di lesioni personali aggravate e guida in stato di alterazione psicofisica, essendo poi risultato positivo al test per i cannabinoidi. Alla parte civile è stato riconosciuto un risarcimento da quantificare in separata sede.

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