
“Il centrodestra ha tradito la fiducia dei cittadini, ha nascosto l’evidenza e alla fine ha fatto l’unica cosa che aveva negato, aumentare le tasse. Con l’aggravante che sapevano tutto già da dicembre, ma lo hanno nascosto fino all’ultimo”. A parlare è Silvio Paolucci, capogruppo PD in consiglio regionale che definisce “gravissima” la gestione politica e contabile della sanità abruzzese da parte di Marsilio e della sua maggioranza come conferma “il documento durissimo del Tavolo di monitoraggio interministeriale, datato 11 dicembre e 18 luglio 2024 che già allora parlava di disavanzo sanitario rilevante anche per il 2024 e di assenza di segni di miglioramento”.
Un documento tenuto “nascosto nel cassetto” da chi, “invece di agire per tempo, assicurava che non ci sarebbero stati aumenti delle tasse e che i conti della sanità erano sotto controllo”. Non risparmia accuse l’esponente del Partito Democratico al presidente Marsilio che “ha scelto il silenzio e la propaganda, portando la Regione dritta verso un nuovo aumento fiscale e un sempre più probabile commissariamento”. Ma, continua Paolucci “la verità viene sempre a galla e oggi possiamo dire con chiarezza quello che la destra ha nascosto agli abruzzesi e che ha mentito durante la campagna elettorale del 2024”, bugie che hanno ingenerato il grande movimento di protesta di questi giorni.
“Domani tutto questo emergerà dal Tavolo interministeriale e noi non smetteremo di denunciare questo ulteriore fallimento annunciato”. Annunciato dai fatti, continua il capogruppo PD ricordando come “a dicembre si diceva che il deficit sarebbe stato sotto i 30 milioni mentre il Tavolo parlava già di 132 milioni e poi di 180 a fine anno. Una distanza enorme, specie se affermi che la sanità è un modello da esportare, salvo, dopo meno di 12 mesi, dover cercare oltre 40 milioni di euro in più rispetto alle addizionali che gli abruzzesi già pagano”.
“Uno schiaffo alla comunità” secondo Silvio Paolucci, il taglio di prestazioni e servizi a danno delle fasce deboli, come quella più anziana, “la più colpita e tradita dal bluff”. Un inganno la cui unica via d’uscita era aumentare la tasse, “quello che è puntualmente avvenuto e da noi previsto, con l’addizionale Irpef portata ai massimi per decine di migliaia di famiglie”. Una situazione frutto delle “tante le bugie dette come, ad esempio, che fosse una manovra inevitabile” continua il capogruppo PD che definisce false le dichiarazioni di Marsilio perchè “la manovra era evitabile, eccome”. A confermarlo i conti alla mano secondo i quali “le risorse per non procedere all’aumento dell’Irpef ci sarebbero state”; 130 milioni di euro l’anno incassati con l’extra gettito di Irpef e Irap che, sottolinea Paolucci,, “invece di essere destinati alla sanità in presenza di un disavanzo che la Giunta conosceva già, queste risorse non sono mai state utilizzate per ripianare il disavanzo sanitario”. Quanto piuttosto per fini ben diversi, “dalle spese ordinarie, agli eventi, fondi a pioggia, omnibus, festival, e viaggi in Giappone senza dimenticare partecipate e consulenze”. “Il Governo regionale ha usato i soldi per altro e ora pretende che a pagare siano i cittadini ma così il danno alla comunità è doppio, da una parte conti fuori controllo anche per gli anni a venire e dall’altro servizi sanitari fra i peggiori d’Italia, malgrado i salti mortali quotidiani che fa il personale medico e paramedico abruzzese”.
Una situazione inaccettabile fotografata anche dal Tavolo interministeriale che parla di pagamenti in ritardo, livelli essenziali di assistenza sotto soglia, ospedali ancora senza rete definita, 60 accreditamenti sanitari bloccati, scelte non fatte sui Dea di Secondo livello. E il Ministero che richiama l’attenzione anche sulla rete di emergenza dove, spiega Paolucci “il dato è ancora del 2023, quindi riferito al 2022 e l’indicatore allarme target è pari a 25 minuti, superiore alla media nazionale che è di massimo 21”.
“Riservandoci di ricorrere alla giustizia contabile – conclude il capogruppo del Partito Democratico – chiediamo trasparenza, rispetto per le leggi e soprattutto un piano vero di risanamento che parta da una gestione seria e rigorosa della spesa sanitaria garantendo i Livelli Essenziali di Assistenza. Se oggi l’Irpef aumenta, se le famiglie abruzzesi si ritrovano a pagare il massimo per una sanità che resta inefficiente, la responsabilità ha un nome e un cognome: Marco Marsilio”.
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