Italica: un mese dopo Street Food, Annunziata ancora sporca

È passato ormai un mese dall’evento Street Food Time che ha visto migliaia di persone passeggiare fra i truck del cibo di strada sparsi lungo Corso Ovidio e con esse anche tante polemiche. Oggi, trenta giorni dopo, torna sulla vicenda il coordinatore di Italica, Alberto Di Giandomenico, che ringrazia gli organizzatori per il successo, ma poi si domanda chi paga per i danni? In particolare Di Giandomenico si riferisce “all’unto sulle scale del complesso monumentale dell’Annunziata, incrostato dai primi di luglio”. A tal proposito Italica propone di vietare in modo più efficace lo stazionamento di banconi e mezzi in centro storico a ridosso dei monumenti e alle pertinenze degli stessi.

“Con tutto il rispetto per le presenze fatte – scrive il coordinatore di Italica in una nota – il Festival ha lasciato un segno indelebile ormai, le conseguenze negative dell’iniziativa sono state trascurate sino ad ora e potevano, di certo, essere evitate o almeno contenute. Discorso a parte per la tipica sconsideratezza amministrativa, la scalinata del complesso dell’Annunziata andava lavata a fondo subito con le idropulitrici”. È certo che in piena stagione turistica presentare la città ed in particolare un monumento centrale come quello dell’Annunziata in certe condizioni non ci fa fare certo bella figura.

“Immaginiamo che l’amministrazione comunale e gli organizzatori dell’evento siano assicurati per questo genere di danno – conclude Di Giandomenico -, la beffa per la pulizia è che, la lunga attesa per metterla in opera, la fa diventare sempre più costosa e richiederà svariate migliaia di euro. I cittadini potrebbero scontare anche questo. Qualche multa è stata elevata ai truck che, trai i 15 presenti, occupavano le aree attigue alle scale?”.

Savino Monterisi

1 Commento su "Italica: un mese dopo Street Food, Annunziata ancora sporca"

  1. controlli? di chi? dove, come, quando? Pur di raccontare favolosi successi si evitano controlli, i numeri vengono confezionati per corrispondere alle volonta’ degli organizzatori,sponsor,ecc milioni di presenze,naturalemnte nessuno che controlla,verifica….
    iniziando dalle vendite delle bevande alcoliche,cibo,ecc,ecc tutto regolare? autorizzazioni,licenze,permessi,tasse,iva,fatturazioni,energia elettrica,igiene,ecc,ecc…pur di fare caciara tutto e’possibile…in assenza di regole,paese in via di sviluppo.

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