Iti, la protesta giusta: lettera di una mamma

In merito alla manifestazione di protesta fatta sabato scorso dagli studenti dell’Iti di Pratola Peligna, riceviamo e pubblichiamo da una lettrice:

“Mamma, domani scioperiamo!”. Questa è una frase che noi solitamente accogliamo con sospetto e che poi ci apre alle indagini, al confronto con gli altri genitori e che infine condensa in una sentenza d’approvazione o dissociazione. Questa volta ragazzi, la sentenza finale ha bruciato le tappe ed è arrivata pronta quasi fosse impaziente di essere pronunciata… E non può che essere di totale sostegno!

Tutta la questione, l’abbiamo seguita con voi a partire da inizio agosto quando “il Germe” ci informava della vulnerabilità dell’edificio scolastico che vi ospita e all’interno del quale si costruisce il vostro futuro. Poi le indagini che non partivano, Ferragosto e la prospettiva di una sorta di “zonazione” interna della scuola. L’inizio del nuovo anno in DAD è stato come staccare un cerotto da una ferita ancora fresca, abbiamo sentito bruciare un po’ le nostre speranze di un’ordinarietà che già assaporavamo come straordinaria. E poi, in presenza, il ritorno di tanti ragazzi a Sulmona, la struttura alleggerita ma loro, i laboratori no! Per l’accesso ai Lab bisogna aspettare e non sappiamo quanto. Ma voi cari ragazzi, che venite da due anni di pesanti limitazioni a 360 gradi imposte da una pandemia avete il diritto e il dovere di riprendere in mano il vostro futuro, di avere un accesso mediato ad un sapere di qualità e completo di tutti gli strumenti e le metodologie proprio dell’Istituto tecnico che avete scelto di frequentare e a cui è rimandata la vostra formazione. Sappiate quindi che avete e avrete il nostro appoggio, ora e nei successivi passaggi della vostra legittima rivendicazione del diritto allo studio.

Un genitore ITI, come gli altri.

3 Commenti su "Iti, la protesta giusta: lettera di una mamma"

  1. Per la scuola pubblica non si trovano soldi, però poi ci sono milioni di euro da elargire a privati per una scuola privata a pagamento o per una squadra di calcio.

  2. E nessuno deve capire cosa e’ successo :
    Una perizia che era una sentenza nascosta a tutti,
    Un comitato che fomentava da anni ,
    Una spesa di affitto molto alta a favore di privati che e’ stata giustificata dalla perizia stessa
    Una omertà su tutto
    Periti (sembra) ex soci della società che fa il contratto
    Una risposta al contratto in aumento e non al ribasso
    “Bentornati ragazzi nella vostra città’” uno striscione che dice che giovani di territori vicini non sono graditi !!!
    Il mandriano lo conoscere ?

  3. La sede dell’Iti ormai dichiarata in parte non agibile, deve necessariamente essere ripristinata.
    Ma nel contempo una scuola ad indirizzo tecnico non può non avere laboratori, trasportare un paio di torni e frese non è utopico, lasciassero il biennio a Pratola e il triennio a Sulmona, tanto per fare i lavori i macchinari devo essere rimossi, tanto vale portarli a Sulmona e dare corso di continuità alla formazione pratica

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