
Sarà un 8 marzo come il 7 e il 9, quello di domani: nessun appuntamento di rilievo in città e nel comprensorio per celebrare la Giornata internazionale dei diritti delle donne. Che festa non è.
L’istituzione a Sulmona dell’assessorato alle Pari Opportunità, non ha portato grandi cambiamenti, anzi: lo scorso anno il Comune di Sulmona si adoperò per organizzare un momento istituzionale, con un manifesto disegnato da un’artista e soprattutto con l’incontro con le operatrici sanitarie e le volontarie che avevano contribuito a superare l’emergenza Covid e con esse il messaggio di pace, o di speranza di pace, con le donne ucraine che da qualche settimana, allora, erano piombate in un guerra che non riesce a trovare fine.
Ci si aspettava qualcosa in più, quest’anno, un momento di approfondimento, magari con le donne iraniane che da mesi stanno combattendo, loro sì, una guerra per i loro diritti e per i diritti di tutti. C’è stata, anzi, anche l’associazione La Diosa che aveva proposto una testimonianza di una delle donne “senza velo”, proposta rimasta senza risposta per il momento.
L’unico evento, annunciato ieri con un comunicato stampa per certi versi imbarazzante, è un incontro nell’Aula consiliare “per parlare di se stesse e comunicare i propri desideri, i propri progetti – si legge nella nota dell’assessora alle Pari Opportunità – tutte le donne che vorranno ascoltare o esprimere verità quotidiane, sogni ed emozioni, visioni e impegni per il futuro, possono farlo senza formalità, in un’atmosfera amichevole”. Una specie di terapia di gruppo, poco più di un club dell’uncinetto, insomma, che servirà ad introdurre un’altra chiacchierata tra amiche, quelle del Lions, che parlerà (subito dopo) del “Lavoro delle donne”, si presume anche quello di ballerina da burlesque che hanno ospitato a dicembre scorso prima di censurare l’artista.
“Le voci delle donne. Io sono… e vorrei… “ è il titolo dell’appuntamento che porta il logo del Comune e in programma alle 15,30 di domani: “Donne che usano il microfono per la prima volta e altre che già ne conoscono la capacità comunicativa – continua il comunicato del Comune – si confrontano sulle proprie verità e aprono il cuore alle altre, sicure che dalla condivisione dei pensieri non può che nascere bellezza”.
In un Paese che dopo anni, e anzi per la prima volta, vede una premier donna e la segreteria del maggior partito di opposizione pure, uno sforzo persino di ragionamento tra donne e politica si sarebbe potuto azzardare.
Catenella, maglia bassa, maglia alta doppia.
Ma della crisi di palazzo non si sa niente?????io sono fuori Sulmona…!!!se fate articolo mi piacerebbe avere notizie grazie.
La vera rivoluzione è dare voce, e ascoltare, chi non ha o non ha avuto voce, e trarne indicazioni, stimoli. Il resto è triste
L’eterna questione per cui gli eventi ci sono ma incredibilmente in un paese così piccolo non si vengono a sapere. In attesa che il comune si organizzi (che magari non riesce a fare tutto nè dovrebbe), magari Ilgerme ci può dare una mano? Magari una pagina con una parte dedicata agli appuntamenti e agli eventi mensili? Laddove non arrivano le istituzioni magari un supporto può arrivare dalla comunità.. chissà!
Scusate ma che fine ha fatto l’amministrazione comunale?? Si sente un silenzio profondo!!! Silenzi sospetti??
al club dell’uncinetto: non mi parere che l’attuale assetto del Consiglio Comunale stia dando esempi diversi e di miglior spessore
Al Club dell’Uncinetto sarà presente anche il Presidente della Commissione Pari Opportunità di Regione Abruzzo…ma il giornalista è oramai un cesellatore del taglia e cuci delle locandine delle manifestazioni.
I miei complimenti ad un individuo che si definisce giornalista e che andrebbe denunciato per scrivere cose così offensive e degradati, lontane anni luce da quello che è il giornalismo. Poteva proporre lei e chiamare allora di tasca sua le donne iraniane. Dove si trovano? Conosce qualcuna qui in zona? Ma ripeto, una proposta che fosse tale sarebbe magari stata accolta. E la diosa ha proposto ma di certo non per l’8 marzo. Informatevi a dovere e DIVULGATE CON SENNO, PERCHÉ QUESTI NON SONO ARTICOLI DI GIORNALE.
Rispondo sia all’ing Speranza che all’anonima incredula: io non faccio nessun taglia e cuci caro ingegnere. E se leggi bene “l’uncinetto” è riferito all’evento organizzato dal Comune, fermo restando che la responsabile pari opportunità della Regione è stata già ospite de Il Germe durante gli eventi durati un anno (mostre, teatro, articoli, convegni, trasmissioni radiofoniche) che abbiamo organizzato in passato. Un impegno che è costato tempo (tanto), denaro e passione. Questo serva anche da risposta all’anonima incredula, che confonde, tra l’altro, il ruolo istituzionale con il ruolo dei privati. All’incredula chiedo di informarsi bene, perché alla proposta fatta da La Diosa non è seguita risposta istituzionale, al momento.