La “banda del foro” colpisce ancora. Allarme furti in Valle Peligna

Ancora due furti in abitazione ieri sera in Valle Peligna: stesso metodo, stessa tecnica, stesso inquietante copione. Alcuni uomini, due o forse tre, si sono introdotti infatti in due villette in via Valle Madonna a Pratola Peligna, mentre gli inquilini si trovavano all’interno.
Nel primo caso i ladri sono entrati dal secondo piano della casa, mentre la proprietaria, che non si è accorta di nulla, si trovava al piano di sotto. Senza farsi sentire hanno quindi razziato monili, gioielli e oro per diverse migliaia di euro e poi si sono allontanati.
Uno spostamento di pochi metri per colpire un vicino di casa della prima vittima: qui i ladri hanno tentato di entrare dal piano terra, ma sono stati bloccati dalla proprietaria che era in casa e che, allertata dai rumori, si è recata in camera dove i malviventi avevano appena effettuato un foro sull’infisso e con un ferro stavano cercando di aprirlo. Alla vista della donna, quindi, i ladri sono fuggiti, lasciando ancora attaccato alla finestra lo strumento per lo scasso.
La vittima è riuscita a mala pena a scorgere due sagome, senza essere in grado di dare una descrizione. Terrorizzata, quindi, ha chiamato i carabinieri che, pistole alla mano, hanno ispezionato i piani superiori dell’abitazione, per poi fare il giro nelle villette della zona.
Proprio durante questi controlli ci si è accorti che i malviventi avevano già fatto visita all’abitazione della prima vittima.
La tecnica, si diceva, è quella usata anche in alcuni furti fatti a Sulmona nei giorni scorsi: un foro nell’infisso o nel vetro della finestra, anche ai piani più alti, e poi l’ingresso nelle ore pomeridiane-serali, quando fuori è già buio e le famiglie sono davanti alla tv o a cena.
Ai malviventi non interessa molto, a quanto pare, del pericolo di potersi trovare qualcuno davanti e anzi agiscono proprio nelle ore in cui è visibile e valutabile da fuori dove sia radunata la famiglia in quel momento.
Al fenomeno dei furti della “banda del foro”, si aggiungono poi gli altri inquietanti episodi verificatisi negli ultimi giorni, come la rapina fatta all’addetta della para farmacia di via Mazzini a Sulmona, o quella a mano armata consumata a Pescocostanzo in una ricevitoria.

Ce n’è abbastanza per stare in apprensione per quello che ormai è diventato un allarme sicurezza.

2 Commenti su "La “banda del foro” colpisce ancora. Allarme furti in Valle Peligna"

  1. Allarme sicurezza? Fosse solo allarme,potremmo dormire su sette guanciali. Ormai sono solo fatti. Questo è uno stato alla maniera del selvaggio west. Orde di sconosciuti di tutte le etnie(non sia mai mi scappi di dire razze) che affollano le città ed hanno preso possesso delle loro piazze e quartieri, stuprano, spacciano,rubano. Bande di delinquenti che razziano appartamenti e spesso accoppano i proprietari,specie se sono anziani. Proprietari di case che appena si allontanano dalla loro abitazione, magari per recarsi fuori sede per qualche settimana, se la ritrovano occupata da abusivi senza fissa dimora etc. Siamo ai tempi di Jess James il bandito, di John Dillinger, Bonnie e Clyde etc.etc. Eppure c’è qualcuno che dice: i reati sono diminuiti,le cose non vanno male ed un altro dall’alto del soglio grida al popolo: non abbiate paura. Tutto va bene :tout va bien tout va très bien madame la marquise.. poveri noi in mano agli strxnzx.

  2. Pare ci siano stati dei furti in casa anche a Raiano. Ormai la malavita impazza nella valle peligna. La casa di mio nonno ha un pertugio scavato sul muro che risponde verso la porta d’ingresso. Chiesi a mia nonna del perché di quel foro. Lei mi narrò dei briganti che infestavano la valle peligna. Rubavano soprattutto riserve alimentari,prosciutti e derivati,soprattutto. Allora mio nonno aveva un fucile a canna lunga, che infilava nel buco e sparava verso la porta ,qualora qualcuno la forzasse. Rammento anche che nei portoni di casa,la sera si scendeva a mettere la “varra”, un asse di legno che assicurava che la porta non fosse forzata. Penso si debba tornare a quei tempi e tornare a mettere alle finestre gli sportelli che chiudevano i vetri dall’interno a mo’ di porta. Ecco, è tempo di costruire case antisismiche ma anche antirapina, come fossero fortilizi. Nei condomini,pensare a porte corazzate e nei piani più bassi proteggersi con inferriate. Ma se poi i malviventi ti aspettano quando rientri e ti puntano le armi dicendo di volere entrare in casa con te?
    Rassegnamoci, non c’è soluzione pacifica.

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