La boutade viene smentita così alla vigilia della scadenza, domani, di concessione dei due locali di Medicina nucleare a favore proprio del Csm (ex Cim) e del Centro che, dice ora Tordera, potranno restare dove stanno e non comprometteranno gli esami diagnostici di Medicina nucleare.

“Gli accertamenti potranno essere eseguiti, come da calendario fissato in precedenza, già a partire da lunedì 11 dicembre prossimo – dice Tordera – Per il Cim, nonostante le carenze di spazio che dobbiamo fronteggiare in ospedale, continuiamo a garantire le prestazioni ambulatoriali e, nel frattempo, lavoriamo alacremente per tornare al più presto nella sede di viale Mazzini”.
Non che l’emergenza sia risolta, tutt’altro: i pazienti e le famiglie continuano a soffrire e subire una vicenda paradossale, consumata tra burocrazia, negligenze e polemiche politico-istituzionali.
“Ci rendiamo perfettamente conto della delicatezza delle patologie trattate e di come eventuali deficit nell’assistenza possano ripercuotersi sui pazienti. Per questo – aggiunge il manager – stiamo lavorando alacremente per tornare al più presto nella sede di viale Mazzini, in modo da ripristinare a pieno regime l’attività del centro diurno psichiatrico”.
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