La bretella delle opportunità

Rassicurata e propositiva su quella che nei mesi si è palesata come la bretella della discordia dentro e fuori Palazzo e che ora sembra intravedere opportunità di sviluppo per il comprensorio.

Il sindaco Casini fa il punto della situazione dopo la risposta alla sua richiesta di chiarimenti sul progetto ferroviario, avanzata lo scorso ottobre, alla quale giunge ora la prima spiegazione più corposa, da parte dell’ingegnere sulmonese e amministratore delegato Gentile Rfi, bisognerà però attendere il post Natale per la conferenza servizi.

Gentile parla di un ruolo fondamentale di Sulmona nello sviluppo infrastrutturale dell’area aquilana, ripercorrendo i punti del progetto che in sostanza consiste nel ripristino di una bretella pre-esistente risalente all’800, di collegamento delle province di L’Aquila e Pescara, una bretella di 600 metri di binario unico elettrificato. Dunque, sarà realizzata una nuova fermata di “Sulmona Santa Rufina”,  con ampio parcheggio 2700 mq e nuovi marciapiedi, che disporrà di un collegamento viario con la strada provinciale attraverso una nuova strada locale di 6 metri, l’attraversamento avverrà mediante sottopasso di 69 metri.

Un intervento che richiederà 900 giorni, se ne parlerà 2020, e che permetterà la velocizzazione dei collegamenti ferroviari riducendo i tempi di percorrenza  di 10 minuti, nelle tratte Pescara- Sulmona -L’Aquila -Terni “la possibilità di lavoro per ditte del territorio” aggiunge la Casini.

Insomma non uno spacchettamento ma un unicum con la stazione centrale che a sua volta sarà interessata da un restyling dalla riorganizzazione funzionale, restauro facciate, abbattimento delle barriere architettoniche, alzamento marciapiede e introduzione rampe, ascensori panoramici e il recupero conservativo delle vecchie pensiline. A questo si aggiungerà la modalità 2.0 zero quella del wi-fi e delle utilities in un’ottica di velocizzazione e ammodernamento del concetto e nella pratica.

Andando nello specifico delle tratte, la linea Roma-Pescara prevede raddoppi così la Pescara-Chieti che comporterebbe un vantaggio in termini di minutaggio. “Avere Chieti e Pescara più vicine -sottolinea il sindaco – può avere enormi vantaggi, per Sulmona e la Valle Peligna, l’interesse e l’importanza di essere più vicini alla costa per motivi turistici, di offerta, di opportunità, potrebbe gettare le basi per un distaccamento di un ateneo qui”

Accordi questi tra TreniItalia e Regione in virtù di un potenziamento della linea ferroviaria abruzzese e del suo utilizzo, l’offerta sarà quella di treni Pescara-Sulmona cadenzati a 60 minuti con 5 fermate, Pescara-Sulmona cadenzati in 120 minuti con 10 fermate e treni veloci non cadenzati Pescara-L’Aquila e Pescara- Roma

Anna Spinosa

 

2 Commenti su "La bretella delle opportunità"

  1. 11 milioni di euro per risparmiare 10 minuti di treno.
    Questo il grande risultato per la città ed il territorio peligno.
    Il tratto da “rispristinare” non è nessuna bretella ma la curva naturale del tracciato ferroviario che univa la tratta L’Aquila Pescara e dove la stazione di Sulmona era una semplice stazione passante, successivamente con l’apertura della tratta Pescara Roma, si realizzò la nuova attuale stazione realizzando il salto di qualità in stazione di diramazione, a cui si aggiunse poi la tratta per Napoli.
    Quindi 11 milioni spesi per questo collegamento diretto (che continuare a chiamare bretella mi sto accorgendo serva solo a togliere il senso del vero declassamento che subirà la stazione ferroviaria) per il fantasmagorico risparmio di 10 minuti – tutti da verificare – e comunque non per il viaggiatore peligno (e questo va detto chiaramente ai cittadini) , con una “nuova fermata” (che non credo equivalga a dire nuova stazione (o meglio stazioncina), con un nuovo parcheggio di forma quadrata di poco più di 50 m di lato (tanto per dare il colpo d’occhio, con un sotto passo di 70 m (ovviamente rampe di accesso incluse), ed io continuo a NON VEDERE dove sia tutto questo “sviluppo per il comprensorio”.
    Penoso il rimescolare nuovamente le carte unendo il nuovo tracciato ferroviario con il restyling della stazione ferroviaria che non hanno nulla in comune essendo quest’ultimo rientrante nel piano del riammodernamento delle 620 stazioni di RFI.
    http://www.zac7.it/index/zac7_2015/index_dx_css_new_2015.php?pag=16&art=0&categ=CRONACA%20&IDX=23420
    A conclusione, la giunta Casini potrà vantarsi di essere stata la giunta dell’affossamento della città.
    Certamente la “miglior giunta penosa” che Sulmona abbia mai visto: sindaco, consiglieri, assessori e tutor “padre-padrone” esterno incluso.

  2. Sulmona e i sulmontini sono talmente plagiati dai politici regionali (della Giunta che ha concretamente isolato e distrutto Sulmona più di qualsiasi altra) che addirittura gioiscono per un declassamento di fatto ed una marginalità imposta ad ogni livello. La sopravvivenza di Sulmona come scalo ferroviario regionale vale molto meno di 10′ risparmiati sulla Pescara-L’Aquila, è questa la realtà, ditelo ai cittadini! Il beneficio per la comunità? Nullo. Saranno molti di più i peligni che dovranno andare a Santa Rufina (sarà una stazioncina come Corfinio, penso) rispetto agli aquilani o pescaresi che godranno di questo immenso guadagno di tempo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*