La Cassazione respinge il ricorso: condanna confermata per l’ex vice sindaco di Roccaraso

Ricorso inammissibile quello di Alessandro Amicone, condannato a 2 anni e 6 mesi di reclusione per il reato di calunnia. A confermare la condanna è la Corte di Cassazione con la sentenza emessa nella giornata di ieri

Amicone, ex vice sindaco di Roccaraso, con esposti e querele presentate alla Procura della Repubblica di Sulmona nell’arco temporale tra il 2013 e il 2015, aveva accusato falsamente Francesco Di Donato di fatti qualificati come illegittimi ed arbitrari.

In particolare, come da capo di imputazione, che il Sindaco Di Donato avrebbe commissionato lavori contra legem privi di regolare gara d’appalto al fine di costruire opere di dubbia utilità che verrebbero oggi godute senza alcun titolo dalle due società amiche che gestiscono gli impianti sciistici. A questi se ne aggiungono altre, come irregolarità nell’affidamento del materiale ed attrezzature ai gestori degli impianti di risalita o presunti rapporti di commistione tra il Sindaco Di Donato e la D.M.C.

Il Comune di Roccaraso, in persona del Sindaco pro tempore (assistito dall’Avv. Gianluca Museo del Foro di L’Aquila), Francesco Di Donato (assistito dall’Avv. Sergio Della Rocca del Foro di Sulmona) si sono costituiti parte civile. Stessa cosa è stata fatta della Pizzalta S.P.A. e Colecchi Luca (assistita da Perrucci del Foro di Pescara), Del Castello Mauro e SIFATT S.r.L. (assistita da Giacomo Gentile del Foro di Pescara).

Alessandro Amicone è stato assistito dall’Avv. Amedeo Ciuffetelli del Foro dell’Aquila.

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