In tanti chiedono, dopo la sveltina del Governo, di continuare nella lotta affinchè la struttura, complementare al metanodotto Snam, non venga costruita. Con la centrale, il metanodotto diventa cosa certa e viceversa. Insomma, la battaglia non è finita, tutt’altro. Il passaggio più logico, quindi, sarebbe impugnare la controversa decisione, presa in sordina a pochi giorni dallo scioglimento delle camere e contro tutti i pareri, contrari, deliberati dalle istituzioni.
Dai dieci anni a questa parte, quando si accesero i riflettori sulla questione grazie ad un esiguo numero di
“Resisteremo un minuto in più a voi” gridano dal collettivo AltreMenti, che proprio ieri ha accolto la carovana NoTap a Sulmona. “L’autorizzazione della Centrale è il fallimento della politica, con la p minuscola – sostengono-, quella che sacrifica le vite dei cittadini sull’altare dei profitti di un’azienda privata. Noi di AltreMenti siamo e saremo in prima fila per difendere la nostra terra da avvoltoi e predatori che vogliono mangiare sulle nostre esistenze, non glielo permetteremo”.
Simona Pace
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