La Cgil si schiera contro il declassamento dell’Apc

Alla luce delle recenti notizie riguardanti l’accorpamento dell’Agenzia di Promozione Culturale di Sulmona-Castel di Sangro e del Centro Regionale Beni Culturali con l’APC di Avezzano, la segreteria della Provincia dell’Aquila della Cgil, quella della categoria FLC e della categoria FP protestano a gran voce il proprio “no” al progetto di depotenziare la storica istituzione bibliotecaria e culturale sulmonese, che già subisce le drammatiche conseguenze patite con il trasferimento delle funzioni, nel 2017, dalla sede di Palazzo Portoghesi a varie sedi provvisorie.

“E’ inammissibile – scrive la Cgil – che le necessità del contenimento della spesa regionale producano una decisione che ancora una volta prende di mira un territorio in forte sofferenza. Il mantenimento dell’autonomia gestionale dell’APC di Sulmona è il primo strumento se si vuole garantire la vitalità di una biblioteca e di un servizio culturale che da oltre 45 anni è un polo di istruzione e di incontro tra gli abitanti di tutte le età, nei territori di Sulmona e di Castel di Sangro”.

Continua la Cgil“In un contesto che vede inoltre, da molti anni, anche la chiusura della Biblioteca Comunale di Sulmona, ogni ulteriore misura tendente a ridimensionare i già scarsi servizi socio-culturali presenti e a spostarne più lontano i luoghi dove si decidono le relative scelte, è un’azione contro la salute e la tenuta delle comunità e delle giovani generazioni del nostro territorio. La CGIL, la FLC CGIL e la FP CGIL della Provincia dell’Aquila, incitando l’amministrazione comunale a farsi da garante dell’integrità di questo prezioso presidio, ne invocano la ricollocazione nella sede naturale di Palazzo Portoghesi, reclamando l’urgente ed attenta considerazione della sua riapertura da parte della Regione”.

1 Commento su "La Cgil si schiera contro il declassamento dell’Apc"

  1. Renato Morgante | 13 Dicembre 2019 at 22:22 | Rispondi

    Che facce povere.

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