La Cultura vien di Pasqua: slitta al 5 aprile la nomina di Capitale italiana 2025

Si allunga e di molto l’attesa per la selezione di Capitale italiana della Cultura 2025, titolo a cui Sulmona aspira insieme ad altre quattordici candidate, tra cui un’altra abruzzese, ovvero Pescina.

Che il bando non sarebbe stato rispettato nel termine di metà novembre per la prima scrematura e l’avvio della fase finale, si era già capito prima della scadenza e confermato al Germe dagli stessi uffici ministeriali che gestiscono la pratica e che avevano avvertito che si sarebbe sicuramente scantonato almeno alla prima metà di dicembre.

E invece i tempi sono diventati ora formalmente più lunghi, anche perché nel frattempo poco e nulla è cambiato: ciò che sostanzialmente aveva portato al ritardo, ovvero l’assenza del segretario generale al ministero, ad oggi non è stato ancora risolto.

Oltre, però, non si poteva aspettare e qualche giorno fa è arrivato così con decreto il nuovo cronoprogramma, firmato in deroga dal direttore generale Mario Turetta: la selezione delle dieci finaliste è stata spostata al 1 febbraio 2023. Quindi entro il 22 marzo del prossimo anno la giuria, composta da sette saggi, dovrà convocare i Comuni candidati per un’audizione pubblica di presentazione e approfondimento del dossier di candidatura: un’interrogazione, insomma, dove una mezzora sarà a “tema libero” (ovvero per esporre il progetto) e la restante mezzora di domande e chiarimenti da parte della giuria. La decisione finale, prevista nel bando entro il 17 gennaio, arriverà invece solo il 5 aprile prossimo.

Fino ad allora non resta che sperare e prepararsi, continuando a pensare da capitale che, con o senza il riconoscimento del titolo che sarà conferito dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri su indicazione del ministro e quindi della giuria che farà la segnalazione motivata, non può che far bene a una città che ha bisogno, come prima cosa, di migliorare i suoi servizi per accogliere, nell’eventualità, l’invasione di visitatori che inevitabilmente la nomina porterà.

Alla città vincitrice spetterà un budget di 1 milione di euro da spendere in eventi culturali, ma la vera dote sarà quella che verrà dalla promozione e all’immagine.

E chissà se Sulmona, il prossimo anno, potrà avere come sorpresa di Pasqua, che cade il 9 aprile e che è uno dei punti del progetto culturale sulmonese, questa preziosa e prestigiosa medaglia nell’uovo.

1 Commento su "La Cultura vien di Pasqua: slitta al 5 aprile la nomina di Capitale italiana 2025"

  1. Sulmonaprimaditutto | 6 Dicembre 2022 at 14:10 | Rispondi

    Sulmona val bene una nomina.
    La nostra città è già una delle tante capitali della cultura di cui l’Italia ampiamente dispone. Al di là della nomina, che certo sarebbe una bella cosa, Sulmona deve comunque continuare a lavorare e scommettere su se stessa utilizzando al meglio le proprie enormi potenzialità.

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