La Di Nino scrive al premier: “Troppa ingiustizia nel Dpcm”

E’ un grido di dolore e non di allarme, per usare le sue parole, quello che la sindaca di Pratola Peligna, Antonella Di Nino, ha rivolto al presidente del consiglio Giuseppe Conte in una lettera nella quale critica le misure troppo stringenti, nei confronti di alcune categorie, del nuovo Dpcm entrato in vigore da oggi.

“Sono entrata in questi ultimi mesi in ristoranti che avevano regolarmente i registri compilati, che misuravano la febbre, che avevano molti meno tavoli e tutti distanziati, che rifiutavano prenotazioni perché si sono attenuti alle regole, che avevano igienizzanti ovunque – scrive la Di Nino -. E lo stesso nei bar e nelle pasticcerie. Andavano chiusi i locali che non si erano adeguati e con qualche controllo in più certamente avrebbero pagato solo quelli che non si erano voluti adeguare e non tutti indistintamente. Così come il sistema sanzionatorio andava inasprito verso quei cittadini che noncuranti delle regole basilari che da inizio anno conosciamo, hanno messo a rischio salute ed economia”. 

C’è da dire, ad onor del vero, che i sindaci potevano anche chiedere alla propria polizia municipale di intensificare i controlli e, a parte qualche sporadico esempio, non risulta che siano state elevate molte multe.

La Di Nino sottolinea come il problema sia ora non solo dei ristoranti e dei bar, ma anche di palestre, sale giochi e teatri: “Sono certa che questa chiusura formale delle attività menzionate avrà i suoi effetti sostanziali anche su quelle attività formalmente aperte – continua – ma che già si stanno spegnendo come, mi viene da pensare, le attività commerciali nel settore del vestiario. Troppa ingiustizia nei loro confronti”.

Poi la critica politica, dopo un lungo silenzio di “attivismo” di partito da parte della ex coordinatrice provinciale di Forza Italia: “Oggi sentire che Pd e M5 Stelle esprime soddisfazione per questo nuovo Dpcm mette molta tristezza e mi chiedo: ma di cosa sono soddisfatti? Almeno un po’ di decenza nell’esprimere certi giudizi perché ci sono categorie che oggi più di ieri stanno piangendo”. 

11 Commenti su "La Di Nino scrive al premier: “Troppa ingiustizia nel Dpcm”"

  1. Qualcuno sa dirmi perché sono stati chiusi teatri e cinema mentre le chiese regolarmente aperte 7 su 7 h24?

    • ma cosa centra la Chiesa. provo a spiegarti il ragionamento fatto dai governanti: nei cinema, soprattutto quelli interni a centri commerciali, c’è un flusso di persone molto elevato perchè i film sono proiettati ogni 2 ore…nelle chiese questo problema non si pone visto il numero esiguo di celebrazioni ed ingressi contingentati…poi, che abbiano sbagliato a chiudere, è altro problema.

      • Chi controlla? Il sacrestano? Ma dai su, come al solito due pesi due misure. Nei cinema o centri commerciale c’è la vigilanza privata a far rispettare il dpcm.

  2. bene,ed i cialtroni strapagati delle attivita’ /categorie non essenziali :gli sport? Tranne qualche persona perbene,con principi e valori di riferimento,capace,competente,
    onesta,attenta alle regole,ai doveri ed obblighi(amministrare per/ nell’Interesse generale) ,soprattutto irreprensibile,leale,pulita nella legalita’ assoluta,il resto, tutti nessuno escluso,,destra,sinistra,centro,estremi una banda di “saccheggiatori” della Cosa pubblica,incapaci,incompetenti,inabili,inetti,piu degli sprovveduti,bravi solo nelle chiacchiere,annunci,dcihiarazioni,ed ovviamente nei profitti per/negli interessi particolari,soprattutto personali….la partitocrazia il nostro male maggiore,o no?

  3. Puo dirci il sindaco di nino quante multe hanno fatto a pratola i vigili?

  4. Quante cose deve dire la Di Nino…iniziando da..a ..poveri noi

  5. Ah, ma è proprio lei? La famosa virologa Di Nino?

  6. Ah, dai, c’è anche Rino, il famoso virologo collega di Antonella!

  7. La gestione oculata delle scuole: in presenza fino a mercoledì perché l’ordinanza Marsilio parte da quel di!Ecco la competenza dei nostri amministratori…..coviddi (non covid) fino a mercoledì va in vacanza!

  8. 🤣🤣🤣🤣

  9. Qualcuno sa dire perché il sindaco di Pratola ha rifinanziato il teatro x 10.000 euro? Con un atto amministrativo che diceva di liquidare 5.000 euro entro il mese di ottobre? Alla faccia del Covid

Lascia un commento

Il tuo indirizzo mail non verrà mostrato.


*