La didattica del polo scientifico, perseverante e alternata

Un percorso diviso in quattro step, quello del polo scientifico tecnologico Fermi, che punta a creare un sistema integrato tra più piattaforme web, per sviluppare una didattica alternativa sempre a disposizione, anche fuori dall’emergenza Covid 19.

Secondo in Abruzzo per grandezza e complessità, il polo scientifico tecnologico ha scelto la via della “lezioni online in maniera alternata: mentre alcuni docenti usano le chat, gli altri lavorano in diretta – spiega il dirigente Massimo Di Paolo -. Ci siamo resi conto che lavorare 33 ore in streaming diventava pesante -prosegue -. Ora stanno entrando in azione tutti i servizi che il Fermi faceva già come quelli con i diversamente abili e ragazzi con bisogni educativi speciali che avranno il sostegno in classe virtuale grazie anche al coinvolgimento dei comuni e delle cooperative sociali”.

Sono diverse le varianti e le sfumature della didattica a distanza. Da tener presente ci sono i corsi integrativi come quelli d’inglese che serviranno ad ottenere certificazioni spendibili all’università, anche queste online. E poi, delicata, è la questione del Cto: “Competenze trasversali e di orientamento necessarie per accedere agli esami di stato – spiega Di Paolo -. Siamo partiti con l’intento di creare una condizione tale da permettere il riconoscimento giuridico per gli scrutini e per gli esami di stato nell’ambito del progetto Perseverance. Questo per prevenire lacune che si potrebbero verificarsi nella scuola pubblica”.

Sedici indirizzi in tutto per il Fermi, con la sperimentazione del “quadriennale” dello scientifico che ha bisogno di particolari accortezze, e oltre 200 insegnanti “molti già abili, altri no. aggiunge il dirigente -. Uno degli step è accompagnare gli insegnanti ad acquisire le abilità in modo da arrivare alla fine con la possibilità per tutti di utilizzare le didattiche differenziate anche in altri momenti” e per ottenere la massima efficacia “Stiamo usando piattaforme di diverso genere che tra di loro si vanno ad integrare. Una scelta strategica perché alla fine di questo periodo avremo un sistema totalmente funzionante”.

Un nuovo modo di fare scuola che, come nel caso del polo umanistico, sorprende e coinvolge i ragazzi. A partire dalle conferenze dei servizi previste da giovedì a sabato con tutti gli attori scolastici, dai sindacati ai professori passando per gli studenti attraverso rappresentanti d’istituto e di classe, tutto rigorosamente online “per coordinarsi, capire come sta andando nell’esigenza di assicurare equità didattica”.

Perseverance, il progetto, come la “perseveranza che stiamo tutti dimostrando in questo periodo in cui si sta sviluppando anche un forte spirito di unione e collaborazione tra tutte le scuole abruzzesi” conclude Di Paolo.

Simona Pace

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