
La rinascita, la nuova veste, la si intuisce subito. Il primo impatto, quello visivo, avverte tutti che la Giostra Cavalleresca di Sulmona si è rinnovata. Il simbolo ne è il testimone. Accantonato, dopo 27 anni, il busto dell’armatura con chiarina e drappo rosso con l’emistichio ovidiano SMPE. La nuova icona, invece, mette in primo piano il nome della città, con “Sulmona” scritto rosso fuoco, con una cavaliere di profilo. E’ un po’ il segreto di pulcinella della comunicazione (rinnovata con la Beatrice Gigli Communication) messo in atto per dare visibilità, fuori dai confini locali, alla location. Quella, almeno, non cambia. Piazza Garibaldi rimarrà il campo di sfida, e smentisce idee bizzarre di spostare su un altro campo, quello in erba sintetica del Pallozzi, le gare.
Ieri la presentazione del palio nel cortile della Santissima Annunziata. Oggi, invece, è stato comunicato nell’aula consiliare di Palazzo San Francesco, il programma di avvicinamento alla XXVII edizione del 30 e 31 luglio. Presenti, oltre al presidente del Consiglio Comunale, Cristiano Gerosolimo, anche il Commissario Reggente dell’Associazione Giostra, Maurizio Antonini, il Mastrogiurato, Andrea De Capite, e il Presidente della Fondazione Carispaq, Domenico Taglieri, assieme a Enzo Testa, Vice Commissario Reggente della Giostra.
Il 9 luglio, alle ore 21:00, ci sarà il vernissage, della mostra “L’assoluta libertà” di Giordano Florenacig, realizzatore del palio della Giostra 2022 che si terrà nel Complesso Santissima Annunziata, per quanto riguarda i 9 dipinti di grandi e medio dimensioni, e presso la Rotonda di San Francesco per ammirare 36 dipinti di medio-piccole dimensioni. La mostra sarà aperta al pubblico fino all’8 agosto.

Non solo armature, spade e vestiti rinascimentali. La Giostra si rivesta in modo elegante attraverso la partnership con il brand internazionale E. Marinella, che cura le cravatte dei più importante Capi di Stato del mondo intero. Un docufilm sulla storia centenaria di Marinella, “Una vetrina che guarda il mare”, verrà proiettato il prossimo 17 luglio, sempre nel Cortile del Complesso Santissima Annunziata alle ore 21:00.
Giovedì 28 luglio sbarca a Sulmona la Grande Fiera Storica, visitabile nella Villa Comunale fino all’8 agosto. Il giorno successivo, invece, sarà tempo per la presentazione del libro “Un male purissimo” (Rogosi Editore) di Gennaro Marco Duello, giornalista di Fanpage.it.
Non mancherà il buon cibo, da sempre tra i protagonisti della Giostra con le cene nei borghi e sestieri sulmonesi. La Panarda, cena rinascimentale organizzata dal Sestiere di Porta Manaresca in largo Palizze, è programmata per il 5 agosto, con la partecipazione dello chef Clemente Maiorano. A chiudere il mese di giostra saranno le gare della Giostra Cavalleresca d’Europa e dei Borghi più belli d’Italia. Parteciperanno otto delegazioni europee, tra cui Germania, Grecia e Croazia e, si spera, anche quella dell’Ucraina come ha riferito Maurizio Antonini: “Stiamo provando a coinvolgere l’Ucraina – ha spiegato Antonini – speriamo di riuscire ad ospitare la delegazione”.
“Vogliamo tutti che la Giostra esca dai confini della città – ha evidenziato Domenico Taglieri – Una Giostra che ha sfilato nel Columbus Day, a Boston, ha già dato un segnale di quanto si vuol espandere. Siamo andati in Grecia, Germania e Inghilterra. Attraverso la Giostra d’Europa possiamo creare un cordone di pace e un cordone economico. Vogliamo un finanziamento diverso. Non è possibile che la Regione Abruzzo metta 25.000 euro per la Giostra. Serve una legge diversa per i fondi. Inoltre, la Giostra deve avere palazzo Pretorio per potersi mostrare ai turisti tutto l’anno”.
Ragazzi, io non mi sorprenderei. La regione, cioè L’Aquila, non ha nessun interesse a far sì che la giostra di Sulmona cresca. A loro interessa la Perdonanza. Lo sappiamo benissimo come la pensa la mentalita’aquilana. Non sia mai che qualcosa di bello avvenga fuori dai confini del regno e che superi le loro tradizioni.
È per questo che tendono a mantenere scientificamente bassi i finanziamenti per la giostra. La loro insofferenza verso la nostra città è cosa ben nota da tempo immemorabile. Sono invidiosi della nostra storia, della nostra centralità, e della bellezza della città che avrebbe certamente meritato giustizia quando a suo tempo si decise in modo scandalosamente disarmonico sull’organizzazione territoriale abruzzese. Ma si rassegnino, la giostra cavalleresca di Sulmona ha ed avrà sempre di più il successo che merita…nonostante L’Aquila.
L’Aquila ha ottenuto già una grande vittoria,ci riversa tutta la sua immondizia e noi la respiriamo con..
.gioia…
..Bisognerebbe rificcargliela in gola se ci fosse qualcuno con le palle per farlo…
Da tempo sostengo di indire un referendum per passare con la provincia di Pescara , Sulmona e la VallePeligna ne avrà sicuramente molti vantaggi.
Facile dare sempre la colpa agli altri quando noi non abbiamo le “palle” per risolvere i nostri problemi. Dico noi x dire chi ci rappresenta. Per quanto riguarda i rifiuti ci sarà stato qualcuno che ha accettato di averli o sbaglio…Ma certo passiamo con Pescara che stanno facendo molto per la nostra zona.Il sig. Caruso è stato rieletto sia come sindaco a Castel di Sangro che come presidente della provincia.Quindi non diciamo fesserie che gli aquilani non possono vedere la nostra zona.Come è ridotta Sulmona è solo colpa dei nostri politici che non sono all’altezza e non fanno unione per il bene della città.
Eh già, quando non si riesce a fare le cose è più facile dare la colpa agli altri
Peppe, non è cambiando padrone che Sulmona risolverà i suoi problemi. Sulmona non ha bisogno di altri padroni. La città ed il suo circondario hanno rilevanza storico-culturale, centralità geografica, ricchezza, varietà e bellezza del patrimonio artistico e monumentale da vendere e che avrebbe meritato gia’ da tempo una propria autonomia amministrativa. E’inconcepibile che oggigiorno il nostro territorio debba ancora vivere da suddito con il cappello in mano in attesa che L’Aquila ci faccia l’elemosina, come nel caso dei pochi, vergognosi spicci elargiti a favore di quella che è ormai a ragione diventata, piaccia o no, la rievocazione storico culturale più bella e più significativa d’Abruzzo e tra le più importanti della nazione.
E’necessario che i nostri amministratori locali con il supporto partecipativo della cittadinanza si facciano parte attiva,presso le istituzioni preposte, di un progetto innovativo finalizzato al recupero degli errori fatti in passato e finalizzato all’ottenimento di una generale, oculata rivisitazione dell’attuale geografia economico- territoriale abruzzese ormai non più rispondente alle esigenze di un vivere moderno,equilibrato e razionale.
..mi correggo:
oculata rivisitazione dell’attuale geografia amministrativa del territorio abruzzese..