La guerra alle porte di casa: grandi manovre nel deposito militare di San Cosimo

Il movimento si è attivato da giorni e in particolare gli ultimi due: mezzi militari che caricano e scaricano merce dal ventre di Monte San Cosimo. Che il deposito peligno dell’Esercito sia un punto strategico, d’altronde, non è un mistero come quello che circonda il sito, al centro negli anni di supposizioni, ipotesi, smentite e mezze verità.

Di certo nella pancia del monte dei cavettari non ci sono caramelle, ma armi ed esplosivi, ma nessuno, se non le sfere militari, sanno di quale natura. C’è chi ipotizza anche la presenza di mezzi per il nucleare, anche se c’è chi assicura non sia così.

Di fatto l’unico civile ad essere entrato nel bunker sotto terra, fornito anche di una ferrovia interna, è stato nel 1968 l’allora senatore socialista Michele Celidonio che raccontò anni dopo, in un’intervista ad “Ab-regione” nel 1985, di aver visto “grossi ordigni, come grandi tubi, adagiati su un piano di almeno una ventina di metri. Per quello che mi fu detto, erano elementi concernenti la produzione di materiale da guerra nucleare. Non mi fu possibile sapere di più dal maresciallo che mi accompagnava, perché forse neanche lui era a completa conoscenza della reale portata di quanto custodiva, per ovvie esigenze di servizio”.

Di certo c’è che con la crisi in Ucraina e i venti di guerra che hanno messo in allerta anche l’Esercito italiano, il conflitto sta bussando alle porte delle nostre case rendendosi visibile.

San Cosimo è uno degli obiettivi sensibili e questo sin dalla crisi libica degli anni Ottanta, quando Gheddafi lo mise insieme a Comiso e Sigonella tra i punti da colpire.

“Qualora l’Italia dovesse essere coinvolta nella guerra – commenta il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo – San Cosimo sarebbe un obiettivo sensibile di primaria importanza per i missili russi. Lo era e lo è ancora”.

Da anni associazioni e comitati, tra cui Valle Futura, chiedono la smilitarizzazione di San Cosimo e la sua trasformazione in centro logistico della Protezione civile: l’ultimo impegno del presidente Marsilio in tal senso risale a due anni fa, anche se nel frattempo un polo della Protezione civile è stato allestito ad Avezzano. Poco più di due mesi fa c’è stato però un altro incontro con alcuni rappresentanti del governo per riaprire la pratica, poi è scoppiata la guerra in Ucraina. Alle porte di casa.

18 Commenti su "La guerra alle porte di casa: grandi manovre nel deposito militare di San Cosimo"

  1. Armi ,discariche,centrali di compressione… più niente in questa valle di lacrime!?

  2. Mi chiamo Antonio | 17 Marzo 2022 at 07:29 | Rispondi

    … Si, e come no… dei nostalgici di Falce e Martello che ancora parlano… pontificano… danno lezioni morali e lanciano avvertimenti sinistrosi che aleggiano come fantasmi solo nelle loro menti…
    Ma parlano e dissentono qui in Italia… in una libera democrazia occidentale… al riparo da ogni tipo di perseguitazione, arresti e rappresaglie, riservati a chi si permette di dissentire a chi vive nella
    terra della loro grande “ Madre” e in tutti gli Stati dove ha allignato questa lugubre ideologia…

  3. Sulmona la chiamavano bocca di rosa !

    • Maurizio Acerbo in Russia a manifestare per la pace e la demilitarizzazione . Sono disposto a pagare il biglietto aereo.
      Forza Maurizio, un po’ di coraggio radicale.

  4. Il deposito ci è sempre stato, ora l’hanno scoperto?

  5. laguerraintesta | 17 Marzo 2022 at 14:54 | Rispondi

    Quelli che vogliono la pace ma sostengono attivamente questa guerra, palesemente innescata dalla Nato e tutti i pecoroni europeisti pagati profumatamente. Vergogna da destra a sinistra

  6. Slava Ukraini | 17 Marzo 2022 at 15:03 | Rispondi

    Criminali e Assassini, massacratori di uomini, donne e bambini inermi, che anelano a vivere in libertà e pacificamente nella propria terra.
    Criminali e assassini nel loro DNA sempre: ieri, oggi e domani.
    Usano la repressione, la violenza e la privazione della libertà anche contro i loro stessi cittadini.
    La storia insegna: faranno la fine di tutti i regimi criminali, antidemocratici e oppressori dei Popoli.
    Il sangue innocente del popolo Ucraino, segnerà la fine definitiva di questa ideologia violenta, repressiva e antidemocratica.
    Viva l’Ucraina libera e democratica.
    Slava Ukraini

    • Ti riferisci anche al battaglione azov, alla strage di Odessa del 2014 e al collaborazionista dei nazisti stepan andrijovič bandera ?

  7. Ben detto, Slava.

  8. Caro fuorisede sii obiettivo. Putin e le sue risorse naturali hanno fatto comodo a tutti prima che cadesse in disgrazia. Quindi smettiamola di demonizzare sempre e solo determinate parti politiche. Siamo persone intelligenti; sappiamo che gli angeli non sono né di destra né tantomeno di sinistra.

    • Sono d’accordo con te i regimi sono tutti da condannare e il gas faceva comodo… ma ricordiamo anche chi lo indicava come modello di governo da adottare quello di putin…

  9. Arcipelago Gulag: testimonianza di Alesksandr Solzhenicyn.

  10. Marcello Romano | 18 Marzo 2022 at 22:06 | Rispondi

    Il criminale è Putin, non confondiamole acque. E’ lui che porta distruzione e morte.

    • L’occidente invece porta il concetto di pace fornendo armi munizioni e soldati vero? Un po’ strana come tattica

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