La libertà a Guado di Coccia

E’ la tappa più difficile, quella dove si sale e si scende di più, quella che si arrampica sulla Maiella, passando per Guado di Coccia. Lì dove le scarpe rotte e la neve, la fatica, si facevano sentire sulle gambe degli ex prigionieri e delle loro guide che, da Sulmona a Casoli, camminavano senza sosta per un giorno intero. Lì, sul tetto dell’Appennino, dove però si cominciava a respirare la libertà, ad intravedere la linea Gustav oltre la quale c’erano gli alleati e la vita.

Oggi torna la seconda tappa del Sentiero della Libertà, dopo due anni di pausa forzata, con nel cuore la memoria di uno dei suoi fondatori, Mario Setta, morto un mese fa, e le immagini, ancora, di una guerra tornata come ottanta anni fa a turbare i cieli dell’Europa.

L’appuntamento è alle 9, in piazza Duval a Campo di Giove con i cento marciatori della libertà che si incammineranno verso Taranta Peligna, dove, alle 16,30, davanti al sacrario della Brigata Maiella, è prevista una cerimonia commemorativa.

Sarà un Sentiero diverso, oggi, dopo sessanta giorni di guerra e morte in Ucraina, una giornata di riflessione, nel giorno simbolo della Liberazione, per ricordare e non dimenticare, per insegnare che la guerra è morte e male e distruzione di cose e persone, annientamento di comunità e di umanità.

La scrittrice Alba de Cespedes, che aveva trovato rifugio in una stalla vicino a Torricella Peligna nell’ottobre del ’43, annotò in un diario: “Qui, in questa stalla remota, a mille metri, mi sembra che stia davvero nascendo l’Italia che abbiamo voluto. Mi batte il cuore a questa improvvisa scoperta. Qui, proprio qui, in questa stalla, logori, affamati, senza più nulla, nulla che assomiglia alla vita civile, ricominciamo a vivere civilmente. Il russo parla del suo Paese, i polacchi della loro letteratura, l’ebrea non ha più quegli occhi di sgomento con i quali fissa l’alto della collina per vedere se da lì calino i tedeschi. Seguitano a parlare. Mi piacciono le loro voci, l’incerto italiano, le discussioni aperte. Dolce cara patria mia”.

“Parole importanti, che ci fanno capire quanto sia decisivo scegliere di stare dalla parte della libertà e del rispetto dell’altro – commenta Maria Rosaria La Morgia, presidente dell’associazione Il Sentiero della Libertà -, parole da tenere a mente in un momento come quello che stiamo vivendo, un tempo che sembra aver messo al bando le aspettative positive. Per noi il sentiero è anche questa metafora del cammino dell’uomo verso la liberazione da ogni forma di schiavitù e di impegno per costruire un mondo fondato sui valori della Giustizia, della Solidarietà, della Pace. E oggi c’è bisogno dell’impegno di tutti per una nuova liberazione dalla guerra, dalla violenza del potere, dal dominio dei più forti”.

5 Commenti su "La libertà a Guado di Coccia"

  1. Mi chiamo Antonio | 25 Aprile 2022 at 09:23 | Rispondi

    … sempre un grande grazie agli Stati Uniti d’America e a tutte le altre Nazioni loro alleate che vennero a liberarci dal NaziFascismo e ci aiutarono a ricostruire l’ Italia con il Piano Marshal… ma anche eterna riconoscenza per NON averci fatto finire sotto l’oppressione del pseudo impero COMUNISTA con il simbolo della “ Falce e Martello” sulla loro bandiera… criminali e assassini oppressori della libertà di popoli liberi e democratici…

  2. Слава Україні | 25 Aprile 2022 at 21:18 | Rispondi

    Con la speranza che anche il popolo Ucraino possa al più presto festeggiare il giorno della sua liberazione dagli invasori vigliacchi e assassini.

    • Nel Donbass invece? Nessun invasore? Dite al vostro presidente di sedersi al tavolino dei negoziati e non di andare in tv a chiedere armi

      • Mi chiamo Antonio | 26 Aprile 2022 at 13:58 | Rispondi

        … il Donbass è territorio dello Stato Ucraino… l’invasore è l’esercito
        mandato “dall’innominabile assassino” a massacrare civili inermi e radere al suolo abitazioni e infrastrutture civili, issandoci sopra la bandiera con la Falce e il martello…
        Ma farà la fine di tutti i Regimi, Satrapi e Dittatori sanguinari… è solo questione di tempo… e poi renderà la sua anima insanguinata a SATANA, unitamente a tutti i suoi complici…

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